Il porto di Reggio Calabria si colora grazie al parigino Nicolas: "La Calabria? Una terra tormentata"

Difficile incontrare artisti di strada a Reggio C

Difficile incontrare artisti di strada a Reggio Calabria. Ancora più raro imbattersi in veri e propri writers, provenienti da altri paesi europei, che si cimentano indisturbati (o quasi) nella realizzazione di un murales di oltre 35 metri di lunghezza.

In queste ore qualcuno avrà già notato, all’interno dell’area portuale, un giovane, che ‘armato’ di bombolette spray colora senza sosta il muro antistante la tenda della Protezione Civile per l’accoglienza immigrati. In quel luogo in cui la disperazione di migliaia di migranti si alterna alla spensieratezza di qualche turista, Nicolas Yosh, francese, originario di Parigi, ha deciso di rivolgere un omaggio a chi arriva in città, via mare.

Abbiamo incontrato il giovane artista, ideatore del nuovo murales, che abbellirà l’area del porto.

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“Conoscevo già una persona originaria di Reggio Calabria che si occupa di turismo – spiega l’artista francese ai nostri microfoni – Si è presentata così l’occasione per dar vita ad un progetto mirato alla sensibilizzazione e all’accoglienza di migranti e turisti. Il mio è un messaggio di benvenuto a tutti coloro che arrivano in città via mare. Il porto mi è sembrato il luogo più adatto per accogliere i tanti migranti e purtroppo i pochi turisti. Può essere anche l’occasione per dare il via ad un progetto più ampio come ad esempio un vero e proprio festival di street art“.

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Nonostante Nicolas abbia richiesto ed ottenuto le autorizzazioni dal Comune per il suo lavoro, nella giornata di ieri, è stato fermato dalla polizia municipale per più di sei ore. Una sosta non voluta che ha compromesso i tempi di realizzazione dell’opera artistica.

“Scriverò la parole di ‘benvenuto‘ in italiano ed in inglese. La Calabria è una terra di migrazione ed accoglienza e, a mio avviso, ha bisogno di progetti che possano offrire messaggi di ospitalità”.

A lavoro dalla mattinata di ieri, Nicolas, ha ricevuto dai tanti passanti, messaggi di stima ma non solo.

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“Da quando ho iniziato il lavoro si sono fermate persone di tutte le età, tra cui qualche maleducato. Credo mi abbiano aggredito verbalmente ma parlo poco e male l’italiano quindi non ho compreso bene. Tuttavia ci sono stati tanti altri ragazzi che hanno apprezzato la mia arte”.

A tratti spaesato e disorientato, il giovane writer dimostra, nonostante tutto, il suo amore per la nostra terra. Non conosce bene il territorio ma ne apprezza i paesaggi e la sua storia.

“Credo che alla Calabria manchi il vero turismo, forse per la troppa vicinanza alla Sicilia. I turisti sono attratti più dall’altra sponda siciliana. Credo sia anche un problema politico ed organizzativo. La Calabria è una regione tormentata, si respira purtroppo un’aria di abbandono e a tratti di degrado”.

L’idea di Nicolas è quella di creare un festival in cui pittura, arte, danza, sport si uniscono per attrarre turisti da tutto il mondo. Magari all’interno dell’area portuale.

Una proposta, quella di Nicolas, che smuove le coscienze di tutti e che può alimentare quella speranza di vero turismo di cui la città ha sempre avuto bisogno. Un piccolo gesto ma significativo che può servire anche alla rigenerazione dei quartieri urbani e delle aree più degradate.

A poco più di un anno dall’approvazione del regolamento per la realizzazione di murales e per l’esercizio di spray art su spazi pubblici e privati, vediamo finalmente la messa in pratica di un progetto che era ancora rimasto su carta: quello di trasformare le vie cittadine in un piccolo ‘museo a cielo aperto’.

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