PietraKappa, ancora un successo per gli incontri di storia reggina

Molto seguito è stato il quinto appuntamento per

Molto seguito è stato il quinto appuntamento per gli appassionati di storia reggina con il ciclo di conversazioni sull’argomento, organizzato da PietraKappa, la botteguccia del conoscere. Tema: la dimensione urbana di Reggio dai Normanni al Gran Tremuoto del 1783, e le testimonianze di quel periodo storico presenti nella toponomastica cittadina.

Entrando nel merito, Francesco Arillotta, cui è affidata la rievocazione dei tempi passati, ha evidenziato, servendosi della famosa carta topografica elaborata dopo la rilevazione dei topografi dell’Accademia della Nunziatella in applicazione del Piano Mori del 1784, la struttura urbana della città, circondata da una forte cinta muraria, costellata da torri e bastioni.

Cinta muraria nella quale si aprivano ben sette porte di accesso: Crisafi, Mesa, Tarzana, Amalfitana, della Dogana, del Trabucco, di san Filippo. Alcune rare immagini hanno consentito di far vedere ai partecipanti squarci dell’antica Reggio: il torrione della battagliola, il forte san Francesco, la porta Dogana, la chiesa della Madonna delle grazie, la colonna dell’angelo tutelare che vi si ergeva davanti, la struttura articolata di porta san Filippo, l’imponenza dell’antico castello. E poi le trentasei chiese medievali, compresa quella di san Nicolò dei Bianchi, di cui è stata ritrovata la preziosa raffigurazione.

Ultimo appuntamento della serie è previsto per mercoledì 11 aprile sempre alle 18,30: Reggio ottocentesca, con i grandi momenti della ricostituzione del capoluogo di provinicia, nel 1816, della rivolta contro il Borbone, nel 1847, e con l’epopea garibaldina, nel 1860. Ma anche con la terribile apertura del XIX secolo, con l’immane terremoto del 28 dicembre del 1908.