Piazza Garibaldi, georadar in azione per lo studio del sottosuolo

di Domenico Suraci - Piazza Garibaldi torna al ce

di Domenico Suraci – Piazza Garibaldi torna al centro dell’attenzione cittadina grazie ai ritrovamenti archeologici che hanno fermato circa un anno e mezzo fa, sul nascere, l’idea della realizzazione di un parcheggio sotterraneo.

Già dopo i primi movimenti della ruspa è stato chiaro che, della storia, bisogna avere riguardo e considerazione. Diventata fin da subito una delle prime scoperte archeologiche “social”, numerosi cittadini, turisti e semplici passanti, hanno immortalato e condiviso, con grande stupore ogni nuova pietra che identificava sempre più un manufatto, ancora da accertare, di età romana, probabilmente risalente al I secolo d.C.

L’emergere dei reperti ha provocato un considerevole fermento tra commercianti, associazioni, cittadinanza attiva, Sovrintendenza, Comune ed infine il Comitato Corso Sud che da sempre si batte per la rivalutazione di questa importante area della città ed ovviamente per la valorizzazione del nascente sito archeologico.

Incuria, degrado e abbandono hanno caratterizzato il lasso di tempo che ha permesso di riorganizzare le idee sul da farsi.

Finalmente, le forze sembrano essersi coese e l’idea di far intervenire la Sovraintendenza ai beni archeologici sin dall’inizio, ovvero prima di intervenire sull’intera area, può e deve essere d’esempio per qualsiasi opera di questo tipo. In questa occasione è nata la sinergia col Comune di Reggio Calabria che nel frattempo ha stanziato 60 mila euro per attività di sondaggio della superficie tramite l’utilizzo del georadar, strumento altamente tecnologico.

Lo stesso permetterà di capire dove dischiudere i siti idonei per far tornare alla luce elementi nascosti per secoli, anzi millenni. Il finanziamento consentirà anche di mettere in sicurezza il cantiere, che nel frattempo, di fatto, era divenuto una discarica a cielo aperto.

La deposizione  di una copertura di dieci centimetri di ghiaia speciale custodirà i reperti in attesa che piazza Garibaldi, diventi un magnifico parco archeologico, un biglietto da visita per chi arriva in città dalla Stazione Centrale, per un rilancio turistico e perché no, economico dell’intera città.