Pedagogia attiva ad Ecolandia: riflessioni e proposte didattiche nell'ottica della cooperazione

di Federica Campolo - Si è svolto sabato 30 sett

di Federica Campolo – Si è svolto sabato 30 settembre presso il Parco Ecolandia un momento di condivisione sul tema della riflessività pedagogica, dal titolo di per sé eloquente “La scuola fuori dalla scuola”. Difatti la scelta di avviare un dibattito incentrato sul concetto di pedagogia attiva proprio all’interno del Parco ludico, tecnologico e ambientale si pone in stretta continuità con i principi che animano le numerose proposte ed attività della realtà di Ecolandia. In linea con i messaggi lanciati dall’enciclica “Laudato sii” di Papa Francesco, il Parco promuove una serie di iniziative didattiche innestate in un ambiente in cui paesaggio, tecnologia e divertimento si fondono per offrire alla popolazione studentesca opportunità ricche di potenzialità formative.

«Le offerte educative che proponiamo- ha dichiarato Piero Milasi, presidente del Parco-  costituiscono un ausilio da offrire alle scuole affinché l’attività didattica possa trovare in esse piena complementarietà». Il Prof. Vincenzo Schirripa, socio del Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), ha messo in luce gli interventi promossi dal Movimento al fine di recuperare il filo di una tradizione legata alla possibilità di rileggere fonti dell’educazione attiva con occhio etnografico.  «Mi piace pensare- auspica Schirripa- che questo possa diventare un luogo in cui esperienze di educazione attiva si possano porre a confronto».

La Prof.ssa Silvana Borgese è poi intervenuta per analizzare la dicotomia tra competizione e collaborazione, nell’ottica dell’autonomia funzionale della scuola. Il modello cooperativo non semplicemente deve ispirare le relazioni attraverso cui costruire il momento didattico in aula, ma deve essere applicato anche nei rapporti interistituzionali. «La democrazia è di una faticosità enorme- dichiara la Borgese – ma io credo fermamente nel valore della cooperazione: essa rappresenta una condizione in cui non è importante apparire più degli altri, ma essere quello che si è». Per favorire, in una prospettiva formativa a lungo termine, lo sviluppo pieno delle competenze riportate dalle Indicazioni nazionali per il Curricolo,
sono stati ideati numerosi percorsi di esplorazione e scoperta da condurre nelle diverse aree del Parco: da quelli realizzati all’interno delle diverse aree ispirate ai miti greci e agli elementi della natura (acqua, aria, terra, fuoco), ai percorsi sull’infanzia e imprenditorialità che coinvolgono trasversalmente più discipline.

Quello con il territorio deve essere un rapporto di cooperazione finalizzato non alla propaganda dei singoli, ma alla costruzione di percorsi comuni: questo il messaggio lanciato all’unisono dai relatori intervenuti e accolto favorevolmente dai docenti presenti. La realtà di Ecolandia vuole ripartire dal valore democratico della cooperazione in sinergia con gli enti del territorio. In quest’ottica si inserisce l’iniziativa di sensibilizzazione dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia) volta a divulgare l’informazione sulla realtà della celiachia attraverso l’azione dei volontari che, come Francesca Panuccio, promuovono tra le scuole il progetto gratuito “In fuga dal Glutine”. «L’azione di sensibilizzazione promossa dall’AIC- dichiara la Panuccio-  educa alla diversità a trecentosessanta gradi, intesa come risorsa e opportunità di crescita».

Il Parco Ecolandia si propone come un laboratorio en plein air capace di congiungere i contenuti disciplinari  e le suggestive esperienze offerte dal contatto con la natura circostante. Una grande risorsa per il territorio della Città Metropolitana non solo da un punto di vista didattico ma più in generale sotto il profilo culturale: i valori che animano le iniziative del Parco promuovono a tutti gli effetti la costruzione di un sapere che, trascendendo l’individualismo, incentiva la crescita economica, sociale e ambientale del territorio.

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