A Palazzo San Giorgio la presentazione del progetto Pame Ambrò

di Federica Campolo- «Un'iniziativa come quella c

di Federica Campolo- «Un’iniziativa come quella che stiamo presentando dà senso e valore al mestiere di sindaco» dichiara Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in occasione della presentazione del corso Pame Ambrò, volto alla promozione e alla valorizzazione della minoranza linguistica greca in Calabria.

Ogni mercoledì, dal 7 marzo al 13 giugno, dalle ore 17.00 alle 19.00, presso la Sala Spinelli del CEDIR, avranno luogo gli incontri culturali previsti dal progetto. Gli eminenti esperti coinvolti offriranno la possibilità di compiere un viaggio alla scoperta di una grecità antichissima, conservatasi nella lingua, nei simboli, nei suoni, nelle testimonianze artistiche, nei sapori, nelle pratiche devozionali.

Un’azione, quella promossa dall’Assessorato alle Minoranze linguistiche, che mira a riscoprire la bellezza di paesaggi epocali dalla storia millenaria creando un contatto diretto con il territorio: sono infatti previste delle escursioni nei paesi di Bova e Gallicianò.

«Qualcuno pensa che amministrare sia un susseguirsi di atti burocratici -continua Falcomatà -. Amministrare comprende ed estende la voce del verbo “amare”: amministrare un popolo significa amare quel popolo, amministrare un territorio significa avere la curiosità di conoscerne le tradizioni, gli usi e i costumi». Un appello, quello dell’Amministrazione Comunale tutta, che invita i cittadini a riscoprirsi “primi ministri” dello splendido patrimonio culturale, botanico, archeologico dell’area grecanica.

Le diverse tappe di questo inedito itinerario culturale offriranno non pochi spunti di riflessione per decodificare le testimonianze magno greche e bizantine conservatesi nell’Aspromonte, contribuendo così a rafforzare l’orgoglio e l’identità territoriale.

«È importante ritornare alle radici del nostro passato -conclude il sindaco Falcomatà- per comprendere il nostro presente e programmare in maniera più efficace il nostro futuro.»