Nota del Garante Marziale sul rispetto dei diritti umani

“Non si può accettare, che nell’era dei ‘di

“Non si può accettare, che nell’era dei ‘diritti umani’, l’INPS revochi l’accompagnamento ad una minorenne autistica, senza motivare le ragioni”. E’ quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, in riferimento “ad una bambina di cinque anni, del territorio reggino, affetta da disturbo dello Spettro Autistico, riconosciuta quale portatrice di handicap in situazione di gravità al 100%”.

Per Marziale: “si tratta di una lesione tra le più inaccettabili a danno di una bambina bisognosa, alla quale vengono pure riconosciuti una serie di diritti trasversali, proprio in ragione della sua disabilità. Scriverò stamani stessa al prefetto Michele di Bari e al presidente dell’INPS Tito Boeri – annuncia il Garante – perché il ripristino dei diritti dovuti alla piccola non comportino altri costi per la famiglia, così come un ricorso prevedrebbe. Non esiste giustificazione alcuna davanti ad una così palese ingiustizia e seguirò fino in fondo la vicenda che si tinge anche di incredibile quando la commissione medica non contempla la presenza di alcun neuropsichiatra infantile; addirittura il padre, uomo impegnato nelle istituzioni, si è sentito dire da uno dei medici che ‘con questa storia dell’autismo, talvolta si esagera’. Tanto per essere intelligibili, stiamo parlando – conclude Marziale- di una piccolina che necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”.