No Tax area per il rilancio della Calabria: sogno o reale possibilità?

La premessa è d'obbligo. Al momento si tratta di

La premessa è d’obbligo. Al momento si tratta di un semplice pensiero, espresso dal ministro dell’Interno e vice-premier Matteo Salvini durante la sua visita in Calabria.

Una no tax area per la Calabria, una zona con un regime fiscale agevolato per le singole persone sul modello di Canarie spagnole o Portogallo. È questa, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’idea rilanciata da Salvini. “Ci sono migliaia di pensionati italiani che vanno in Spagna e Portogallo per non pagare la tassa sulle pensioni. Io penso – ha aggiunto – che alcune zone del Sud che siano molto più belle, accoglienti e ospitali, quindi una zona di esenzione fiscale per i pensionati italiani e stranieri può attrarre nuovamente degli investimenti”.

Una possibilità concreta? Un’idea per rilanciare un territorio in difficoltà come la Calabria o soltanto uno slogan ? Ancora è presto per capirlo. 

Annuncio a parte, non è chiaro come e in che termini Salvini intenda proporre la misura nel nostro Paese. Un precedente di zona speciale per il fisco è contenuto nel decreto Sud varato nell’estate 2017 con lo scorso esecutivo. Il dl ha istituito e regolamentato le cosiddette zone economiche speciali (Zes), con particolare riferimento alle aree portuali in cui le grandi aziende possono godere del credito d’imposta per investimenti fino a 50 milioni di euro. Queste aree, ricorda il Corsera, sono al momento solo due, proclamate con un decreto dal presidente del Consiglio il 15 maggio 2018: la Napoli-Salerno e la zona portuale di Reggio Calabria.