Music-show e giochi di simboli al concerto di J-Ax e Fedez al PalaCalafiore di Reggio Calabria

Nuova e vecchia generazione del pop-rap italiano a

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Nuova e vecchia generazione del pop-rap italiano a confronto sul palco del PalaCalafiore di Pentimele a Reggio Calabria: un successo assicurato, confermato dal sold out delle prime quattro date del tour e da quelle in arrivo nei prossimi giorni a Milano.

Dopo il successo dell’album “Comunisti col Rolex”, il tour dei due soci milanesi, J-Ax e Fedez , cominciato a Torino l’11 marzo, dopo Acireale ha fatto tappa anche a  Reggio Calabria, con uno spettacolo fatto essenzialmente di musica ed effetti speciali, a partire dalla scenografia.


Al centro della scena una gigantesca piramide sociale simboleggia in prospettiva l’ascesa di chi arriva dal fondo, da chi parte dal basso e riesce comunque ad arrivare in alto: un gioco di simboli, che non è poi tanto un gioco per chi conosce i testi delle canzoni di J-Ax e Fedez.

Comunisti col Rolex”, come ha spiegato più volte Fedez  “è un insulto trasformato in merito: per dire che in Italia si può ancora diventare ricchi onestamente”.

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Quello inscenato sul palco del PalaCalafiore è un vero dualismo di talenti: da una parte l’esperienza mista a spensieratezza  dello zio più famoso d’Italia, J-Ax, dall’altra, il socio milanese Fedez che fa rap suonando la chitarra, che canta saltellando ma si siede per rappare, perché di dimostrare al pubblico di saper fare musica non si finisce mai.

Tra vecchi e nuovi successi, si alternano i pezzi storici di J-Ax (La vita non è un film, Spirale Ovale, Domani smetto) con quelli di Fedez (Magnifico, L’amore eternit e Cigno nero) per poi proporre un mix dei brani di entrambi in diversi medley.

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Gran parte del concerto, durato oltre due ore, è stato dedicato ai brani del loro nuovo album già disco di platino, partendo dai singoli che hanno raccolto migliaia di ascolti e visualizzazioni, tra i quali Vorrei ma non posto e Assenzio e il pubblico sembra apprezzare particolarmente i brani duetto, da cantare a squarciagola tra un video in diretta su Facebook e una storia su Instagram.

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Non manca il momento riflessione, con il racconto di J-Ax nell’introduzione di “Piccoli per sempre”, “per me la canzone più bella che ho scritto, perché parla di chi diceva che J-Ax ha stancato, che non vende più dischi, che J-Ax è discograficamente finito” e lo spazio al divertimento, con lo zoom sulla maglia che indossa, con la scritta “Io non ci sto dentro”,  come a voler fare il verso all’amico Fedez, al centro di uno scherzo organizzato qualche settimana fa proprio da J-Ax con l’aiuto de Le Iene.

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I tanti effetti speciali prodotti dalle ice gun machine, fontanelle e coriandoli non sono paragonabili allo stupore suscitato nel pubblico da un abile fuori scena, culminato con l’arrivo sul palco dell’attore Claudio Colica, in una gag che ha sorpreso gran parte degli spettatori: l’attore si è finto un hater e,  con l’aiuto dei due rapper,  ha dipinto il quadro degli ultimi mesi vissuti dai due soci, tra chiacchiere da bar, tapiri e insulti sui social.

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Il consueto “Grazie Reggio Calabria”, tipico di ogni concerto nella nostra città, questa volta suona diversamente, grazie ala dedica di J-Ax con il brano “L’Italia per me”, che per l’occasione diventa  “La Calabria per me”: un inno ai tempi andati, alle persone umili e a chi crede in chi fa.

Forse “non esiste una formula magica per il successo”, come ha detto più volte J-Ax.

Ma per una sera, per una sola notte, l’Italia positiva si è trasformata nella Calabria positiva. Se questa non è magia..

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Sotto la caricatura dei due artisti firmata Gab Artist

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