MuSaBa a rischio: l'appello di Nik Spatari e Hiske Maas al Ministro Franceschini

MuSaBa, il Parco Museo Laboratorio Santa Barbara,

MuSaBa, il Parco Museo Laboratorio Santa Barbara, una realtà che da ormai 50 anni ha trovato la sua casa nel profondo Sud Italia, nel cuore della bellissima Calabria rischia di scomparire e trovar asilo altrove.

Ad annunciarlo sono proprio i due “creatori” del Parco Museo famoso per le sue indicibili bellezze.

Nella sua vita ha incontrato artisti del calibro di Picasso e Le Corbusier. Il suo museo ogni anno accoglie più di 20mila visitatori anche stranieri. Ma Nik Spatari ora ha bisogno anche e soprattutto del sostegno delle istituzioni, in particolare del ministro Franceschini.

Ad accogliere questo ennesimo appello di Spatari e della compagna Hiske Maas e a raccontarne la loro storia, è il Corriere della sera all’interno del settimanale Buone notizie. Hiske parla dei primi anni a Milano e di come «la città non ci piaceva, era troppo scontata.

Abbiamo preferito la quiete della vallata del Torbido, coperta di rovi e arbusti». Da quella decisone di stabilirsi in Calabria, non solo ne è nata un’area museale conosciuta anche a livello internazionale, ma tutto questo è diventato anche un laboratorio e un centro di formazione per i giovani in continuo aggiornamento.

Arte, dunque, ma il Musaba è anche salvaguardia dell’ambiente. «Con materiale di recupero, trovato nella vallata o tra le centinaia di metri cubi di rovine dell’antico monastero, abbiamo salvato questo nostro parco di 7 ettari, che è parte integrante del Musaba», racconta Hiske.

Una realtà all’avanguardia che però la Calabria e l’Italia intera rischiano di perdere. Infatti, sono stati tanti gli appelli che i due artisti hanno rivolto alle istituzioni. Per ora qualcosa si è smosso con i 20mila euro che saranno stanziati dal Parco dell’Aspromonte e altre risorse che giungeranno dalla Regione, secondo quanto promesso dal governatore Oliverio. Ma tutto questo non sembra bastare. Nik e Hiske chiedono l’intervento anche del ministro dei Beni culturali, Dari Franceschini, altrimenti «spostiamo tutto ad Amsterdam».

Fonte: Corriere della Calabria