I muretti a secco della Costa Viola nella lista del Patrimonio dell'Umanità

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“Nell’esprimere vero compiacimento per l’iscrizione della pratica dell’arte dei muretti a secco nella lista degli elementi dichiarati patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco, riteniamo che sia il giusto riconoscimento ad una tradizione culturale millenaria e che in Italia unisce, da nord a sud, la Valtellina e la Costiera amalfitana, Pantelleria con le Cinque Terre e la Costa Viola con il Salento e la Valle d’Itria.

Il Gal Batir proseguirà ancora con maggiore entusiasmo l’azione di promozione e valorizzazione dei terrazzamenti della Costa Viola con le sue tipiche armacie realizzate e conservate grazie al lavoro di generazioni di agricoltori, veri architetti paesaggisti, e prime sentinelle nella lotta al dissesto idrogeologico e nella prevenzione di frane e smottamenti”.

Il presidente del Gal Batir Antonio Alvaro esterna così l’apprezzamento per “l’Arte dei muretti a secco” iscritta nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco sulla base della candidatura avanzata dall’Italia insieme ad altri paesi europei come Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.

“La tecnica del muretto a secco realizzata con pietre posate una sull’altra e con il solo utilizzo di terra asciutta garantisce  la stabilità dei terreni in quelle aree rurali e terreni scoscesi di cui la Costa Viola è caratterizzata, mantenendo quelle condizioni microclimatiche adatte all’agricoltura “eroica” ed in un rapporto “armonioso tra uomo e natura”- il presidente Alvaro continua nel considerare – “il Paesaggio della Costa Viola, con i suoi terrazzamenti, un contesto di assoluto interesse per storia, leggende, tradizioni e qualità peculiari ma anche per le immense risorse inespresse. Tuttavia un paesaggio a rischio di sparizione a causa dell’abbandono e dell’incuria. È necessario pensare quindi ad un nuovo “ciclo di vita” che veda coinvolti tutti i soggetti di buona volontà, le nuove comunità residenti, pubbliche e private, ma anche i turisti: insomma un nuovo modo di abitare il paesaggio”.

Nella nuova programmazione comunitaria PSR Calabria 2014/2020 – nella parte di competenza del Gal BaTiR – sono già state previste le risorse per intraprendere quelle necessarie azioni inclusive sul territorio della Costa Viola per tutelare e preservare un patrimonio ereditato e che non può andare disperso.