Miti di Calabria: l'affruntata, lo spettacolare rito pasquale in Calabria

In Calabria la Pasqua rappresenta uno straordinari

In Calabria la Pasqua rappresenta uno straordinario esempio di sacralità mista a tradizionali appuntamenti e riti caratteristici che si tramandano da secoli, di generazione in generazione. Un periodo fortemente sentito nella nostra terra in cui l’aspetto religioso si concentra prevalentemente tra le giornate di venerdì e sabato.

Oggi vogliamo farvi conoscere la cosiddetta affruntata (incontro in calabrese) un modo “spettacolare” di rappresentare la Pasqua, con l’annuncio di San Giovanni alla Madonna della risurrezione di Gesù Cristo.

Si tratta di una tradizione davvero antica che si rinnova di anno in anno in molte parti della Calabria, riunendo la comunità di fedeli tra gioia e commozione.

Una rappresentazione religiosa, di carattere prettamente popolare, con origini pagane, che si tiene nei comuni delle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e nella parte meridionale della provincia di Catanzaro, dove è conosciuta anche con il nome di cunfrunta.

La manifestazione si svolge per le stradine e nelle piazze, dove tre statue (raffiguranti Maria Addolorata, Gesù e san Giovanni) vengono trasportate a spalla, da quattro portatori per ogni scultura, per simboleggiare l’incontro dopo la resurrezione di Cristo.

La statua di San Giovanni fa la spola tra le altre due per 3 o 5 volte avanti e indietro, con passo sempre più veloce e proprio all’ultimo passaggio si incontrano correndo davanti a Gesù, san Giovanni da una parte e L’Addolorata dall’altra. All’incontro il velo nero del lutto viene tolto dalla statua di Maria, la cosiddetta “sbilazioni”, “sbilata” o “sbilamentu”, lasciando visibile un vestito di festa.

Secondo la tradizione una cattiva riuscita della funzione è presagio di sventura per la comunità. Secondo il mito infatti a Vibo Valentia nel 1940 la sbilazioni non avvenne in modo giusto e in quell’anno l’Italia entrò in guerra.

Vi proponiamo il racconto dell’affruntata con un video realizzato nel 1994 dal giornalista Pino Nano, e vi auguriamo una buona Pasqua!

VIDEO: youtube.com/watch=ET8tiK2MVHs