di Domenico Suraci – Un pomeriggio ricco di emozioni, come quelle che Oreste Granillo ha saputo infondere alla città ed a tutti gli sportivi di Reggio Calabria durante la sua gloriosa carriera.
Personaggio poliedrico capace di rivestire più ruoli nell’ambito dello sport e non solo. A venti anni dalla sua scomparsa la prima edizione di un premio che gli organizzatori, tra cui spicca il giornalista sportivo Maurizio Insardà che ha magistralmente coordinato e proposto l’evento, sperano possa essere istituzionalizzato.
Tra le tante altre cose Oreste Granillo è stato anche presidente della Reggina e la prima edizione si è voluta ricondurre ad una parte della sua storia in amaranto, con la premiazione di alcuni protagonisti di quell’epoca.
Dal tecnico Carlo Regalia al difensore Giancarlo D’Astoli, poi i fratelli Giuseppe e Michele Sorace, l’attaccante Santonico e l’indimenticato Giovanni Toschi ed ancora Arturo Campagna, Teodoro Paleologo ed il campione del mondo Franco Causio e lo storico dirigente Franco Iacopino.
La serata è stata condotta dalla giornalista Mediaset Marica Giannini con il supporto del giornalista Italo Cucci e del reggino Alfredo Pedullà.
Il vicepresidente Uefa e Direttore Generale della FIGC Michele Uva direttamente da Maria Stella Granillo, figlia di Oreste e dal sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria, l’avv. Giuseppe Falcomatà, ha ricevuto la targa premio, realizzata dal maestro Spadafora.
L’alto dirigente, soddisfatto ha dichiarato che: “Ricevere il primo premio della prima edizione dedicata ad un grandissimo personaggio italiano come Oreste Granillo è un grande onore. Aver sentito oggi le storie raccontate dai tanti protagonisti che con lui hanno condiviso una parte della sua vita sportiva, mi ha emozionato ancor di più, sono veramente felice”.
Dunque, tanti volti noti in una sala del palazzo “Corrado Alvaro” gremita di persone, tifosi, addetti ai lavori o semplici appassionati dello sport più popolare d’Italia, in continuo aggiornamento, ma che difficilmente dimentica legami indissolubili col passato.
