Mezzi pesanti al porto di Reggio Calabria? Falcomatà a Roma per dire no

Reggio Calabria invasa dai mezzi pesanti? Un’eve

Reggio Calabria invasa dai mezzi pesanti? Un’eventualità che certamente non gioverebbe alla città e che non solletica la fantasia di cittadini ed istituzioni. Tuttavia, da circa un anno è una possibilità concreta, avanzata dalle società Diano Spa e Caronte&Tourist.

L’idea delle due società è quella di creare un molo di attracco al porto di Reggio Calabria, zona nord vicino all’uscita Pentimele, per tutti i mezzi in partenza e in arrivo direzione Tremestieri.

Reggio Calabria e il cuore della città, così fosse, si trasformerebbe in una giungla di mezzi pesanti, caos tutt’altro che utile per lo sviluppo del territorio.

Lo spostamento del traffico pesante, richiesto dalle compagnie di navigazione, va in conflitto con l’intera programmazione messa in campo in questi anni dall’Amministrazione comunale. A partire dall’approvazione del Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, e dai progetti di riqualificazione, anche in chiave turistica, del porto cittadino, e delle aree che lo collegano alla città come i lavori per il nuovo waterfront, all’Arena Lido, al progetto riqualificazione del lido comunale a al polo sportivo di Pentimele.

L’amministrazione comunale aveva già dato due pareri tecnici negativi, trasmettendo tutte le motivazioni sia dal punto di vista ambientale che di fattibilità dell’opera.

Il progetto però è andato ugualmente avanti, Falcomatà e i vice sindaci Neri e Mauro hanno deciso così di scendere personalmente in campo.

Questo pomeriggio, alle 14, si terrà una conferenza di servizi durante la quale il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ascolterà Falcomatà e le motivazioni del no del primo cittadino.

LA PROPOSTA DI FALCOMATA’

Sul tavolo, l’amministrazione comunale proporrà una diversa ipotesi. Costruire si un nuovo molo di attracco, ma non al porto di Reggio Calabria, bensì a Bolano, località tra Catona e Villa San Giovanni”.

Il Ministero, dopo il VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e aver ascoltato le ragioni di Falcomatà deciderà se accogliere la proposta di Diano Spa  e Caronte & Tourist oppure quella alternativa dell’amministrazione comunale.

Ritengo che la nostra comunità debba opporsi con fermezza al progetto scellerato che vorrebbe dirottare il traffico pesante dei tir da e verso la Sicilia al porto di Reggio Calabria.

 Non è possibile anteporre gli interessi di pochi privati ai programmi di sviluppo collettivo di un intero territorio. Non lo consentiremo.

 Questa non può essere una battaglia esclusiva: ora è necessario costruire una piattaforma unitaria, facendo appello a tutte le forze sane della città, affinché il proposito di spostare il traffico pesante sul porto reggino sia definitivamente accantonato. 

Alla luce di questo è necessario che le istituzioni locali e nazionali, le Associazioni di categoria, i sindacati e tutte le altre forze sane della città si mobilitino contro questo ennesimo tentativo di stupro del nostro territorio.

 Ci batteremo con fermezza e determinazione, affinché non vengano preclusi i programmi di sviluppo sui quali, in questi anni, la Città ha investito con l’obiettivo di costruire una prospettiva complessiva di crescita economica e sociale sostenibile ed in linea con la vocazione e le reali prerogative del nostro territorio. 

 Questo, in sintesi, l’appello di Falcomatà nei giorni scorsi, con il quale il sindaco chiede unità d’intenti al territorio.