Medicina delle catastrofi e maxi-emergenze

“Medicina delle catastrofi e maxi-emergenze”:

“Medicina delle catastrofi e maxi-emergenze”: è stato questo il tema dell’incontro promosso dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria; un evento che si è avvalso della presenza di esponenti istituzionali e qualificati relatori.

Il vicepresidente dell’Ordine dei Medici, dr Giuseppe Zampogna, ideatore dell’iniziativa, dopo aver letto un messaggio inviato, per l’occasione, dal Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto, ha relazionato sui politraumi evidenziando che “le linee guida sono fondamentali nella condotta del medico in occasione delle maxi-emergenze che rappresentano uno dei fondamenti della sanità specie in un territorio, come il nostro, ad elevato rischio sismico”.

“In front office – ha aggiunto il dr. Zampogna, Direttore del Pronto Soccorso di Locri – ci troviamo sempre in trincea ed è proprio per questo che le linee guida siano più esaustive possibili per gestire i primi minuti dell’intervento e la cosiddetta golden hour, l’ora d’oro”.

Il Presidente dell’Ordine, dr. Pasquale Veneziano, ed il Coordinatore della commissione formazione, dr. Antonino Zema, nel sottolineare l’importanza dell’argomento di giornata, hanno annunciato l’organizzazione di una serie di cinque giornate di studio dedicate ai medici under 40, un’occasione per approfondire diversi aspetti professionali anche da un punto di vista pratico.

“Il nostro Ordine dei Medici – ha rammentato il dr. Filippo Frattima, Presidente della Commissione Odontoiatri – è in prima linea all’interno della macchina dell’accoglienza dei migranti che giungono al porto di Reggio Calabria. Ciò è stato possibile grazie al protocollo d’intesa firmato con l’associazione “Pantere Verdi” oltre alla disponibilità di molti colleghi che collaborano in queste circostanze”.

Il Viceprefetto, Antonia Maria Grazia Surace, dirigente dell’Area “Protezione Civile” ed in precedenza alla guida del settore “immigrazione” presso la Prefettura di Reggio Calabria, ha sottolineato l’importante ruolo dei medici nella gestione del fenomeno migratorio che, spesso, caratterizza il porto di Reggio Calabria.

Il dr. Domenico Forte, Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Asp di Reggio Calabria, ha rimarcato l’importanza del lavoro d’equipe in un territorio provinciale geograficamente non semplice ed rammentato il dato che “dal 2014 ad oggi sono sbarcati in provincia oltre 50 mila migranti”.

In rappresentanza dell’Associazione Donne Medico, un saluto è stato rivolto alla platea dalla dr.ssa Grazia Palermo mentre il Consigliere metropolitano, dr. Eduardo Lamberti Castronuovo ha effettuato l’introduzione al tema di giornata.

“Le emergenze – ha affermato il dr. Lamberti – si dividono fra prevedibili ed imprevedibili ma quella dei migranti non può essere ritenuta tale considerato che ormai rappresenta un fenomeno all’ordine del giorno. Ma vi è un altro aspetto, nella nostra città, che tutti sottovalutano; Reggio è a rischio implosione perchè vi sono numerose fiumare coperte da cemento armato che, in caso di alluvione, potrebbero determinare effetti catastrofici”.

Per il dr. Consolato Malara, Presidente per due mandati dell’Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi, “la formazione, nell’ambito dell’emergenza, deve essere effettuata a tutti i livelli, dal volontario al professionista, non basta fare corsi ed ottenere attestati ma è necessario svolgere i test e le simulazioni”.

“Nella gestione delle maxi emergenze – ha evidenziato, poi, il dr. Nicola Arcadi, Direttore dell’Unità operativa di Radiodiagnostica del Azienda ospedaliera reggina – la diagnostica per immagini riveste un ruolo fondamentale, infatti, sia nella gestione del paziente emodinamicamente instabile, sia in quello stabilizzato, la diagnostica ha un ruolo cardine ai fini della diagnosi. Proprio per questo è auspicabile una sempre più stretta collaborazione fra gli specialisti del trauma team”.

Incisivo l’intervento del Dr. Vincenzo Natale, Direttore dell’Unità operativa di Medicina e Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale di Vibo Valentia e Presidente regionale della Simeu (Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza). “Il tempo che non utilizzeremo per programmare in tempo di pace – ha chiosato il dr. Natale – lo rimpiangeremo in tempo di guerra ovvero in occasione delle maxi-emergenze”.

Il dr. Francesco Pavone, rappresentante dell’Usmef (Ufficio di sanità marittima e di frontiera), ha illustrato la profilassi internazionale in occasione degli sbarchi; un iter che mira a prevenire l’eventuale diffusione di malattie infettive sul territorio in occasione degli sbarchi.

“Risulta evidente – ha sottolineato, poi, il dr. Giovanni Calogero, Responsabile della Scuola di formazione dell’Asp reggina – che anche il coinvolgimento dei cittadini nel concetto della catena della sopravvivenza, risulta importantissimo nell’arresto cardiaco extra-ospedaliero. La formazione dei laici e dei sanitari alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’abilità nell’uso del defibrillatore semiautomatico esterno rappresentano la condizione fondamentale per poter aumentare la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco riducendo di molto i tempi di intervento”.

A presiedere e moderare le sessioni del convegno sono intervenuti il dr. Salvatore Costarella, Direttore dell’Unità operativa di Chirurgia d’urgenza del Grande Ospedale Metropolitano, il Segretario dell’Ordine, dr. Vincenzo Nociti ed il dr. Vincenzo Amodeo, responsabile dell’Unità operativa semplice di Cardiologia del medesimo nosocomio.

Le altre relazioni sono state curate dal dr. Angelo Ianni, Direttore del dipartimento Emergenza-Urgenza degli Ospedali Riuniti (che si è occupato dei progressi legati alla telemedicina), dal dr. Giuseppe Sera, dirigente medico del reparto di Rianimazione dell’azienda ospedaliera reggina; dal dr. Rosario Ortuso, Presidente regionale del Giec (Gruppo di intervento emergenze cardiologiche), dal dr. Domenico Caglioti, Responsabile del Suem 118 dell’Asp di Reggio Calabria, dal dr. Antonio Cogliandro, coordinatore infermieristico del reparto di Nefrologia del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.

Sono intervenuti, inoltre, il tesoriere dell’ente, dr. Bruno Porcino, i consiglieri dell’Ordine dei Medici, dottori: Francesco Biasi, Anna Maria Danaro, Anna Federico, Antonio Nicolò, Domenico Pistone, Domenico Tromba, nonché il dr. Anastasio Palmanova, dirigente medico del reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Polistena; il dr. Salvatore Asaro, già responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale di Melito Porto Salvo, il dr. Giuseppe Mileto, dirigente medico del 118 dell’Asp di Reggio Calabria, la dr.ssa Matilde Cavallari, dirigente medico presso il Pronto Soccorso del Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo.

Reggio Calabria 04.04.2017