Massimo Mucciola racconta la sua passione per la pesca: "Fiero di rappresentare Reggio nel mondo"

di Eva Curatola - CityNow.it torna con ‘Piacevol

di Eva Curatola CityNow.it torna con ‘Piacevoli Chiacchierate’. Proseguono le interviste in diretta del nostro magazine, che vedono protagonisti ospiti di rilievo.

Nella mattina di oggi, Michele Favano, del team di CityNow Sport ha incontrato Massimo Mucciola, atleta di uno sport atipico reduce da una gara internazionale, Massimo si racconta ai nostri lettori.

La storia di Massimo comincia dai suoi ultimi successi: “Sono da 3 anni in Nazionale – confessa ai nostri microfoni – ho fatto 3 mondiale, di cui l’ultimo in Sud Africa e il precedente in Irlanda. Sono state delle esperienze per me formative e stupende che hanno di certo lasciato un segno”.

Uno sport nato da una passione indomabile che da 5-6 anni a questa parte è diventato un impegno anche a livello agonistico. L’accento lo tradisce, perché Massimo non nasce nella nostra bellissima città, ma ci arriva nel 1971, un anno dopo la sua nascita: “Quando avevo un anno, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in riva allo Stretto, a causa del lavoro di mio padre e da allora non ci siamo più staccati dal mare”..

Mentre gli altri bambini giocano a calcio in riva al mare, Massimo trascorre le sue giornate in compagnia di una canna da pesca, che negli anni lo porterà al successo.

Quello che traspare dalle parole di Massimo Mucciola è l’amore per lo sport: “La pesca non è solo lancio e attesa, per arrivare a un livello agonistico importante c’è una ricerca dei dettagli, di tecnica. Molto importante è anche la  preparazione fisica, soprattutto quando si arriva al livello dei mondiali che comportano un notevole stress fisico”.

Ma come si arriva a vestire la maglia della Nazionale? Quali sono i segreti di questa scalata al successo?

“Per raggiungere questo obiettivo si passa attraverso molte selezioni, prima a livello provinciale, poi regionale fino a quello italiano. Dei primi 30 giunti all’ultimo stadio delle competizioni, solamente 6 arrivano a partecipare ai mondiali”.

Pur essendo l’unico a rappresentare e portare alto il nome di Reggio Calabria, Massimo Mucciola è non l’unico in Calabria ad aver raggiunto questo ambito posto, insieme a lui c’è anche un ragazzo di Cosenza, Stefano Guido.

Una Calabria che si fa valere, anche in ambito sportivo e dove le spiagge, spesso dimenticato, vengono finalmente rivalutate: “Le nostre spiagge, sotto la mia segnalazione, sono state selezionate dalla Federazione per le sfide a livello agonistico”.

Un vero e proprio orgoglio per i reggini e tutti i calabresi. Dal 2017 è presente in città anche un vero e proprio gruppo dedicato a questo sport: “Abbiamo una grande sede sul lungomare di Pellaro e sono fiero di rappresentarla, così come sono fiero di rappresentare la città di Reggio nel mondo”.

Lo sport è una tradizione di famiglia: “L’agonismo ce l’abbiamo nel sangue. Da una parte ci sono io, che ho seguito la mia passione per la pesca, ottenendo importanti risultati. Roberto ha intrapreso invece un viaggio con la mountain bike, Fabio segue le maratone. Quando uno ce l’ha nel sangue, l’agonismo, non può essere ignorato”.

Tanti gli amanti della pesca e tanti anche a sfavore. In molti si domandano quale sia la fina che fa il pescato una volta utilizzato per fini agonistici. Massimo afferma: “Il mio tipo di pesca prevede il catch & release. Questa tecnica prevede che ogni pesce pescato durante la competizione venga misurato in pochissimi secondi e poi liberato in mare”.

Dalle parole dello sportivo traspare anche un grande amore per la terra che l’ha visto crescere: “I miei allenamenti avvengono proprio sulle nostre spiagge, un mare così pescoso ha davvero tanto da offrire”.

A BREVE SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK LA VIDEO INTERVISTA