Manden a sostegno dei soggetti deboli e indifesi

L’associazione Manden si batte ed opera non solo

L’associazione Manden si batte ed opera non solo per le donne, ma per tutti i soggetti deboli e indifesi, in un percorso di riscatto della propria identità, che spesso viene calpestata insieme ai diritti fondamentali di ogni essere umano. L’aiuto concreto e tempestivo che viene offerto riguarda tutti i processi della presa in carico: dalla richiesta di costituzione di parte civile o l’intervento processuale in ogni forma ammessa, al sostegno psicologico e sociale.

L’Associazione Manden, in persona del suo presidente dott.ssa Grazia Biondi, con il suo legale nonché referente per la Calabria, avv. Raffaella Crucitti, si costituirà parte civile nel processo contro il “branco” di Melito Porto Salvo, in occasione del processo che si terrà a Reggio Calabria l’11 ottobre 2017, contro sette ragazzi che si dovranno difendere dalla grave accusa di aver violentato una ragazzina di 13 anni.

Dovranno rispondere di vari reati: violenza sessuale di gruppo aggravata, atti sessuali con minorenne, detenzione di materiale pedopornografico, violenza privata aggravata, lesioni personali aggravati, atti persecutori aggravati ed atti persecutori. Nel procedimento è implicato anche un ragazzo minorenne. L’accusa sostiene che i giovani abbiano iniziato ad abusare della ragazza quando non aveva ancora compiuto 14 anni, anche a causa della fragile personalità della ragazza, che aveva iniziato una relazione con uno di loro.

La storia ricalca un copione ormai noto, la ragazza intreccia una relazione con questo giovane che approfittando del sua tenera età la convince ad avere rapporti sessuali con più giovani, suoi amici, anche in gruppo. Viene fotografata, ripresa e minacciata di rendere pubbliche tali immagini, nonché di divulgare il suo comportamento.

La storia è resa ancora più brutta dalla circostanza che tra i ragazzi vi fosse il figlio di un soggetto ritenuto essere il capo di una cosca operante nella zona. Le indagini su quello che avvenne a Melito furono condotte dai carabinieri della compagnia locale con il coordinamento dei sostituti procuratori Francesco Ponzetta e Massimo Baraldo e del procuratore aggiunto Gaetano Paci. I ragazzi sono rinviati a giudizio per la violenza di gruppo su una minorenne che tanto ha mobilitato l’Italia intera lo scorso settembre. Difatti, sotto la spinta emotiva determinata dalla gravità delle accuse venne promossa una marcia in occasione della giornata contro le violenze alle donne con la presenza della presidente della Camera Laura Boldrini, del ministro Maria Elena Boschi e della presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi, oltre a migliaia di donne, studenti, cittadini per dire no alla violenza e alla “ndrangheta”.
Avv. Raffaella Crucitti