Madonna della Consolazione: al via la tradizionale celebrazione dei "Sette sabati"

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profum

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti e le misteriose leggende che avvolgono la Calabria.
Eccoci dunque ad un altro appuntamento della rubrica #MitiDiCalabria, nata per raccontarvi le più famose leggende che fanno parte della nostra terra.
Oggi vi raccontiamo la storia dei sette sabati della Madonna della Consolazione.
La devozione dei sette sabati che i reggini e i devoti della Madonna della Consolazione custodiscono di generazione in generazione, è un tesoro antico quasi quanto la nostra terra.
Santa Maria Madre della Consolazione è infatti la patrona della città di Reggio Calabria, a lei è dedicata la Basilica dell’Eremo ed in suo onore viene svolta, ogni anno, la principale festa religiosa della città.
La tradizione religiosa che lega i reggini alla Madonna della Consolazione va avanti da più di tre secoli, ed esattamente dal 1693, anno in cui un nuovo, spaventoso terremoto devastò la Calabria. I reggini corsero all’Eremo e portarono nuovamente il Quadro in città.
Riconoscenti a Maria per lo scampato pericolo, rinnovando il voto del cero, mentre il Municipio decorò il Quadro di due corone d’argento e fu stabilito che la festa fosse preceduta da sette sabati all’Eremo.
Quest’anno l’itinerario spirituale è iniziato come sempre nella Basilica dell’Eremo, casa del quadro della Madonna, dove durante la celebrazione eucaristica di giovedì delle 19.30 – celebrata da don Giovanni Licastro – i portatori della Vara hanno offerto il cero votivo alla Vergine.
Nelle giornate dei sabati successivi (dal 29 luglio fino al 2 di settembre) le messe saranno celebrate al mattino alle 5.30, 6.30, 7.30, 8.30, al pomeriggio alle 17.30 e alle 19. 30; ogni sabato sarà scandito da una tematica mariana che aiuterà i fedeli devoti a riflettere sulla maternità di Maria.
Per ognuno di questi sabati è previsto un evento particolare. Qui il calendario:
1. Sabato 5 agosto Maria sarà venerata come “Vergine della Chiesa”;
2. il 12 sarà la volta di “Maria Vergine e sostegno della fede”,
3. il 19 “Maria Regina degli apostoli”; il 26 “Maria Vergine della nostra gioia”.
4. Sabato 2 settembre, la Madonna “Serva del Signore” accompagnerà la preghiera e la messa delle 19.30 celebrata da monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio–Bova.
Domenica 3 settembre ha inizio il “Settenario”, si venererà “Maria e il volto misericordioso di suo Figlio”, le messe saranno celebrate al mattino alle 8.30 e alle 11, alle 19 (solo la domenica). Durante i successivi sette giorni, predicherà padre Pietro Ammendola, Ministro provinciale dei frati cappuccini.
Venerdì 8 settembre, giorno di viglia dell’ultimo sabato, le messe saranno celebrate alle 7.30, 17.30, 19.30 e alle 23. Alle 21 inizierà la veglia di preghiera in preparazione alla giornata di sabato 9 che inizierà, come consuetudine con la messa delle 6.30, celebrata da monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito di Cosenza–Bisignano, e si concluderà con la processione della sacra effigie verso la Basilica Cattedrale cittadina.
La Madonna si accompagna processionalmente per essere consegnata all’arcivescovo a Piazza del Popolo e da qui procede, alla presenza del Capitolo della Cattedrale, del clero, dei religiosi, delle autorità civili e di numerosi devoti per tutto il Corso Garibaldi fino al Duomo.
Durante i “Sette sabati”, la Basilica dell’Eremo della Consolazione sarà aperta dalle 4.45 alle 12 e dalle 16 alle 20.30.
La devozione del popolo reggino verso la Vergine Maria, Madre della Consolazione, è davvero singolare. Sono infatti tantissime le persone che, nel corso dell’anno, salgono da sole o in gruppo, al Santuario dell’Eremo per sostare un po’ con lei.
In occasione dei tradizionali sette sabati il flusso dei devoti e dei pellegrini, che ricorrono alla Madonna della Consolazione, aumenta progressivamente al punto da non trovare posto nella Basilica.
“La ricorrenza annuale dei sette sabati ci rinnova l’opportunità e la gioia di lasciarci accogliere nelle braccia materne della Madonna della Consolazione, perché ci aiuti – in questo tempo di grande prova personale, professionale, familiare e sociale – a crescere – come ci insegna Papa Francesco – umanamente nella fede, ad essere liberi, ad essere forti e non cedere alla tentazione dell’essere uomini e cristiani in modo superficiale, ma a vivere con responsabilità, a tendere sempre più in alto”.