L'uragano 'Irma' vissuto dal reggino Daniele Tavella: "Mai visto niente di simile"

di Pasquale Romano - La forza implacabile della na

di Pasquale Romano – La forza implacabile della natura. Il passaggio dell’uragano Irma negli Stati Uniti è stato da record, si è trattato della piu’ potente perturbazione atlantica registrata in un decennio, che ha raggiunto la massima categoria fissata a ‘5’, con venti fino a velocita’ massime di 295 chilometri orari.

Florida particolarmente interessata dall’evento naturale, a Miami tra le milioni di persone in fuga c’era anche il reggino Daniele Tavella, da diversi anni stabilitosi negli Stati Uniti. Dopo la grande paura, è tornata la tranquillità anche se servirà tempo per far fronte ai danni ingenti.

“La situazione e’ decisamente migliorata ma non e’ tornata completamente alla normalita‘. Ci sono ancora alberi divelti nelle strade, vie senza illuminazione e semafori non funzionanti, o addirittura abitazioni senza elettricita’. Io sono stato piu’ fortunato perche’ nel mio condominio, che e’ abbastanza popolato, hanno fatto un gran lavoro nel ripristinare tutte le utenze a tempo di record”, spiega Tavella ai microfoni di Citynow. Le autorita’ hanno spiegato che ci potrebbero volere anche 10 giorni per far tornare la luce a tutti gli abitanti, soprattutto nella costa occidentale dello stato.

Non appena il Governatore della Florida ha indetto lo stato di calamita’ naturale e i sindaci delle citta’ limitrofe hanno ordinato l’evacuazione, e’ stato un fuggi fuggi generale. Milioni di persone in fuga, code chilometriche. Sono servite ore e ore di viaggi per spostamenti di pochi chilometri.

“Gli aerei, se ancora disponibili, avevano raggiunto delle cifre improponibili. E cosi, ho deciso di mettermi in macchina insieme alla mia ragazza ad altri 5 milioni di persone. Le file erano infinite, ci ho messo 30 ore per raggiungere lo stato piu’ vicino, ovvero la Georgia. I media -ricorda Tavella- parlavano di distruzione di massa e le immagini in tv erano inequivocabili. Poi in realta’ bene o male e’ andata meglio di quanto potessi immaginare”.

Nei giorni scorsi, la situazione è migliorata e Tavella (assieme ad altre milioni di persone) ha potuto fare ritorno a casa. “Credevo avrei trovato le finestre distrutte, ed invece sono rimaste intatte nonostante non fossero stati installati i pannelli di copertura. E’ stato tutto molto veloce e non si e’ avuto il tempo di programmare un gran che. Le immagini provenienti dal Porto Rico erano disastrose e l’uragano si stava avvicinando. Non ho mai visto nulla di simile ma non ho mai temuto per la mia vita, perche’ sapevo che rifugiandomi in un hotel con misure di sicurezza anti-uragano avrei trovato un riparo sicuro”.

Dopo aver suonato per diversi anni nel locali come dj, Tavella ha cambiato vita. “Era un hobby durante i miei studi, era diventato un lavoro ed anche molto apprezzato dalla gente pero’ tenevo dei ritmi troppo serrati, suonavo 4-5 volte a settimana e l’eta’ avanzava, cosi ho preso la decisione di immergermi nel mondo del mercato immobiliare. Oggi sono co-proprietario con Luca, un altro ragazzo di Reggio Calabria, di una compagnia immersa a 360′ nel Real Estate: sviluppo, ristrutturazione, costruzione, vendita, acquisto e gestione di ogni tipologia di immobile. Qui a Miami ho trovato la mia dimensione, ed uragani o no, non mi smuove nessuno dalla Florida”.

Dalla Florida a Reggio Calabria, il filo non si è spezzato. Con occhio critico e lucido, da migliaia di chilometri, Tavella guarda con amarezza ai problemi che attanagliano la sua terra…: “Seguo sempre le notizie della mia Reggio e rimango amareggiato quando leggo ancora di una citta’ senz’acqua e dei tanti problemi in generale che affliggono da anni quella che sembra una terra abbandonata a se stessa. Non entro nell’ambito politico perche’ non mi compete e da lontano non posso capire la reale motivazioni di tale problematiche, ma son sicuro che qualcosa di meglio poteva esser fatto negli anni. Rientro una volta l’anno ed e’ sempre una grande emozione. Perche’ puoi togliere un calabrese dalla Calabria ma non la Calabria dal cuore di un calabrese. Spero un giorno di vedere una bella rinascita, quella vera pero’…”.

tavella

tavella1