Loving Vincent, il lungometraggio su Van Gogh a Reggio Calabria

Dopo una lunga attesa arriva finalmente nei cinema

Dopo una lunga attesa arriva finalmente nei cinema italiani Loving Vincent, il primo lungometraggio interamente dipinto su tela dedicato alla vita del noto pittore post impressionista.

Il pittore olandese noto non solo per i suoi magnifici quadri, ma anche per le particolari vicende di vita, sbarca finalmente sul grande schermo. Dopo essersi aggiudicato il Premio del Pubblico nel corso dell’ultima edizione del Festival d’Annecy, Loving Vincent si appresta all’uscita nelle sale. Per soli tre giorni – il 16, 17 e 18 ottobre – una serie di cinema selezionati in tutta Italia proporranno un’opera unica nel suo genere: scritta e dirette da Dorota Kobiela & Hugh Welchman, si tratta del primo lungometraggio interamente dipinto su tela.

Fra le sale selezionate anche una di Reggio Calabria, il Multisala Lumière, dove sarà possibile visionare il lungometraggio lunedì 16, martedì 17 e mercoledì 18 ottobre alle 20:45. Il prezzo del biglietto è di 1o€, ridotto 8€.

Con questo appuntamento, sarà finalmente alla portata di un pubblico ampio il risultato del lavoro che ha tenuto impegnati per anni ben 125 artisti, artefici della realizzazione delle migliaia di immagini – in perfetto stile van Gogh – che compongono il “poetico e seducente lungometraggio“.

La vicenda umana e professionale del tormentato artista olandese, già di recente protagonista della mostra multimediale dei record Van Gogh Alive – The Experience, viene ricostruita a partire da 94 quadri riprodotti in una forma simile a quella originale; a questi vanno a sommarsi 31 dipinti rappresentati in forma parziale.

L’esperienza visiva proposta dalla pellicola combina storia, tecnologia e pittura per accendere i riflettori su una personalità complessa e affascinante, offrendo un ritratto che cercherà di superare gli stereotipi e le definizioni comunemente associati a questo autore.

Nel corso della narrazione, dipinti come Caffè di notte, Campo di grano con volo di corvi, Notte stellata cedono la scena a ritratti e autoritratti: a uno di questi, in particolare, è affidata l’apertura del film che prende avvio dalla Francia e dall’estate 1891. Protagonista del racconto è il giovane Armand Roulin, cui il padre, un postino, assegna il compito di consegnare a mano, fino a Parigi, una lettera. Si tratta di un’epistola destinata a Théo van Gogh, il cui fratello, un pittore straniero che ha fatto parlare di sé per essersi tagliato un orecchio e per il periodo trascorso in un manicomio, ha scelto da poco di togliersi la vita.

La ricerca di Armand si rivela può complessa del previsto e piena di incontri inaspettati, che gli consentono di entrare in relazione con persone che hanno intrecciato il proprio percorso con quello di Vincent van Gogh. Ripercorrendo alcuni luoghi chiave della sua esistenza – come la locanda dei Ravoux – e “riportando in vita” persone che hanno affiancato il pittore nella sua personale aspirazione alla serenità, tra cui il Dottor Paul Gachet, Armand verrà a conoscenza di dettagli, anche strazianti, sull’artista: storie ed episodi che finalmente gli permetteranno di comprendere e apprezzare l’appassionante vita e l’opera di van Gogh.

“Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni”.

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