L’Istituto Euclide alle finali delle Olimpiadi di Robotica

Il corso di Robotica nasce da un’idea della diri

Il corso di Robotica nasce da un’idea della dirigente e si inserisce in un percorso di potenziamento che già da tre anni è attivo all’interno del Liceo Scientifico “Euclide” e nello specifico si va ad inserire all’interno del corso “Scienze Applicate” ampliando l’offerta formativa del Liceo Scientifico Euclide. La robotica è un settore che sta acquistando sempre maggiore importanza scientifica, economica e culturale ed è una delle chiavi dell’attuale rivoluzione industriale e culturale.

Il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha organizzato per il secondo anno le Olimpiadi di Robotica, rivolte alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Le Olimpiadi di Robotica nascono per promuovere l’attività didattica sperimentale, accrescere le competenze digitali delle ragazze e dei ragazzi, favorire percorsi interdisciplinari e inclusivi, sviluppare il pensiero creativo, la capacità di innovazione, il problem-solving e per incentivare l’orientamento alle carriere scientifiche. Per partecipare alle Olimpiadi, ogni progetto doveva essere finalizzato alla creazione e alla realizzazione di un automa in grado di compiere un’azione completa in una delle seguenti tipologie:

  • Gioco (ad esempio sport di squadra, scacchi, etc.);
  • Soccorso/Salvataggio;
  • Danza;
  • Esplorazione;
  • Progetti speciali.

Proprio in questo contesto il Liceo Scientifico ha partecipato all’ inizio anno scolastico alle selezioni con la classe prima del corso di scienze applicate, seguita dal docente di informatica il prof. Giovanni Marino e con la collaborazione del prof. Andrea Altomonte. Il progetto non è tardato ad arrivare, infatti è stata proprio la fantasia dei ragazzi affascinati dalla disciplina a far nascere “CargoMano Explorer”. La prima fase è stata quella della stesura del progetto e non cosa facile cercare di riassumere in un breve testo l’idea degli alunni da presentare ad una giuria di massimi esperti del settore che avrebbe valutato il progetto e dato il parere positivo per l’accesso alle finali nazionali. Il verdetto non tarda ad arrivare e l’Euclide si ritrova alle fasi finali delle Olimpiadi di Robotica, da questo momento comincia l’avventura. I ragazzi carichi di entusiasmo cominciano a sviluppare il progetto, il prof. Giovanni Marino segue le varie fasi della realizzazione e nel frattempo continua la sua attività didattica con i ragazzi, ricordiamoci infatti che trattandosi di ragazzi del primo anno di Liceo scientifico non avevano ancora sviluppato le conoscenze minime per concludere il progetto, ma soprattutto la vera vittoria è stata quella di portare il corso di Scienze Applicate al suo primo anno di nascita già ad una fase finale a livello nazionale delle olimpiadi con un argomento del tutto nuovo la “Robotica”.

Un’altra nota positiva arriva quando vengono pubblicate le scuole finaliste: l’Euclide è l’unica scuola della provincia di Reggio Calabria a partecipare alle fasi finali, ed insieme ad un altro istituto del catanzarese a rappresentare la Calabria

Nella mattina di martedì 23 maggio a Milano presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano gli alunni Bertone Eugenio, Delibas Antoniu Vlad, Vadalà Antonino, il prof. Marino Giovanni e il prof. Iaria Francesco hanno presentato ed effettuato una dimostrazione del proprio prototipo davanti alla giuria.

Il prototipo “CargoMano Explorer” realizzato con il materiale didattico del corso si compone di tre parti principali: un modulo semovente provvisto di due motori fa da appoggio al mattoncino principale che comanda i movimenti dei motori e le reazioni dei sensori; sopra questo modulo si erge la torre elevatrice che permette di alzare e abbassare il componente principale, ovvero una vera mano che permette di afferrare i cilindri identificati dai sensori e posizionarli nei relativi settori. Il prototipo lavora in modo completamente autonomo gestendo da solo le varie fasi da svolgere con la possibilità di collegare attraverso l’interfaccia Bluetooth uno smartphone che possano pilotarlo. In un contesto lavorativo l’idea del prototipo può essere adottato all’interno di un deposito per lo smistamento automatico dei prodotti;  si potrebbe pensare anche ad un utilizzo rivolto alle persone diversamente abili, basti pensare che l’ausilio della mano renderebbe facili molte operazioni che sembrerebbero scontante per chi non ne ha la necessità; ma soprattutto visto il clima delle olimpiadi e vista la partecipazione di Samantha Cristoforetti, prima donna astronauta italiana, che ha appassionato i ragazzi con i suoi racconti spaziali perché non pensare di vedere il progetto impiegato in qualche missione alla scoperta del suolo di Marte. Grande soddisfazione dei ragazzi è stata quella di esporre il progetto al Comando dei Carabinieri nucleo Artificieri Antisabotaggio, presentando il prototipo e le molteplici similitudini con un robot in dotazione all’arma dei Carabinieri.

La cerimonia di premiazione si è svolta la mattina stessa; i progetti sono stati valutati in base alla capacità di funzionare dei prototipi, alla chiarezza nella presentazione da parte delle studentesse e degli studenti, alla creatività e innovatività, all’interdisciplinarietà e al coinvolgimento di altre ragazze e altri ragazzi o esperti esterni nella progettazione e realizzazione del prototipo.

La giuria era composta da massimi esperti del settore:

  • Edvidge Mastantuono – Dirigente Ufficio I DG Ordinamenti Scolastici del Miur;
  • Giulio Sandini – Direttore Dipartimento di Robotica, Scienze Cognitive e del Cervello IIT di Genova;
  • Aldo Massimo Bocciardi – Direttore Struttura Complessa di Urologia presso ASST Grande Ospedale Metropolitano di Milano;
  • Giovanni Legnani – Professore di robotica Università di Brescia;
  • Michele Di Benedetto – Project Manager Educational Activities OMRON;
  • Stefano Buratti – Responsabile Sviluppo Attività Educative Area Tecnologica Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci;

Il prototipo realizzato dagli alunni si è scontrato con altri progetti realizzati da identità scolastiche con percorsi di informatica e robotica attivi già da parecchi anni, vittoriosi e con la grande soddisfazione di aver centrato quello che era il primo obbiettivo posto quest’anno, ovvero essere selezionati per la fasi finali e aver partecipato ad una manifestazione di rilievo nazionale per il settore della Robotica. Si conclude così questa magnifica esperienza facendo tesoro di quando appreso e maturato e si riparte già con la consapevolezza di dover arricchire il bagaglio culturale per essere pronti ad affrontare le sfide future.

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