Le ‘Piacevoli Chiacchierate’ di CityNow in compagnia di Filippo Lopresti: “Rimanere è stata una scelta"

di Eva Curatola - CityNow.it torna con un’altra

di Eva Curatola CityNow.it torna con un’altra delle sue ‘Piacevoli Chiacchierate’.

Dopo la pausa estiva, riprendono le interviste in diretta del nostro magazine, che vedono protagonisti ospiti di rilievo pronti a rispondere alle nostre e alle vostre domande.

Le interviste dal tono informale, che CityNow aveva messo in piedi durante i primi mesi del 2017, hanno riaperto i battenti in compagnia del Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Ninni Tramontana e con lo chef reggino di fama internazionale Filippo Cogliandro.

L’ultima delle ‘Piacevoli Chiacchierate’ di CityNow vede invece protagonista un ospite insolito, che nella sua lunga carriera, raramente ha accettato di essere al centro dei riflettori: Filippo Lopresti.

Amato dai reggini e da tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino, il vj e speaker reggino, si racconta ai microfoni di CityNow.

“Filippo, rappresenta la bellezza delle emozioni, l’innovazione musicale, l’umiltà nelle relazioni e la fraternità silenziosa che fa fatti e poche parole. Grazie per tutto quello che fai e per i messaggi musicali che ci trasmetti ogni giorno. Energia positiva.”

È così che lo definisce una nostra lettrice durante l’intervista. Filippo risulta agli occhi degli altri come una vera e propria calamità naturale che ha fatto la storia della musica reggina.

“Rovisteremo un po’ nel tuo percorso umano e lavorativo”, apre così l’intervista Pasquale Romano, della famiglia di CityNow, che continua “Sei una vera e propria istituzione musicale reggina, con un quarto di secolo di carriera alle spalle”. “Anche qualcosina in più” commenta il nostro ospite che durante tutto il corso della chiacchierata tende a non sbilanciarsi mai troppo su nomi ed età per non far torto a nessuno.

Sono un tipo abbastanza riservato, non è un caso che durante tutti questi anni di lavoro io abbia rilasciato solamente tre interviste ufficiali. Strano a dirsi, ma non sono un tipo molto social, a cui piace postare foto di vita quotidiana su facebook. Anzi grazie, con la diretta di oggi ho finalmente aggiornato il mio profilo, che era fermo dal 2016”.

Un umorismo sottile e travolgente, quello che caratterizza Lopresti, che fin da subito raccoglie il consenso del nostro pubblico accendendo la curiosità dei lettori.

Filippo è amato dal pubblico, non serve un genio a capirlo, bastano i numerosi commenti delle persone che quando lo vedono in diretta cominciano a ricoprirlo di saluti e scherzi, ed è proprio lui a svelarci la formula del suo successo: “Non sono mai stato un tipo che si atteggia molto, anche ai tempi della radio, quando la gente cominciava a riconoscermi per strada, non me la sono mai tirata e ho sempre avuto una parola gentile per tutti”.

Tutti conoscono Filippo Lopresti in città, ma in pochi sanno forse che la musica gli scorre nelle vene fin da quando era un adolescente: “La mia passione nasce intorno ai 15-16 anni. Non dimenticherò mai la fortuna dei miei vicini di casa. All’epoca avevo infatti delle casse giganti e tutti mi chiamavano per poterle utilizzare. È così che sono nate le prime feste in terrazza”.

Il successo di certo non è piovuto dal cielo, quella intrapresa da Filippo è stata una strada tortuosa, piena di ostacoli, che il nostro speaker ha affrontato grazie alla passione e alla voglia di portare ad un livello più alto la sua musica.

Il lavoro vero e proprio comincia con la seconda radio in cui ho lavorato, ‘Radio Libera’ avevo 17 anni e quello è stato il passo importante del mio lavoro” confessa Filippo Lopresti. Ben presto ho cominciato a recarmi spesso a Milano, dove c’erano le radio quelle vere, ben costruite e così sono tornato a Reggio con quella voglia di portare quella stessa radio in città. È così che ho deciso di creare un primo vero palinsesto”.

Pur non essendo un fanatico dei social, durante la nostra intervista Filippo confessa di apprezzare la tecnologia e di capirne il fascino. Quando per esempio gli viene chiesto cosa ne pensa di Shazam, il nostro esperto di musica, ammette di trovarla un’idea geniale e molto utile.

Non solo lavoro, ricordi e progetti futuri, fra le parole di Lopresti a CityNow, dove più volte viene nominato Massimo, il fratello del nostro intervistato, che qualche settimana fa campeggiava nella rubrica ‘Talenti Reggini’. “Mio fratello è super critico nei miei confronti. Ci sentiamo sempre e passiamo molto tempo a parlare di musica. Diciamo che un po’ lo ‘schiavizzo’ perché lui è il mio miglior fornitore di musica strana. Insieme ci divertiamo sempre da morire”.

Filippo Lopresti è sinonimo di ‘feste’, tanti capodanni e non solo. Lo speaker reggino è infatti un appassionato lavoratore che con la sua musica ha attraversato le generazioni, ’80, ’90 e 2000.

E proprio in conseguenza del suo talento non può mancare la domanda “Perché sei rimasto?”. Tanti cercano fortuna al di fuori delle mura della nostra città, ma per Filippo non è stato così. “Rimanere è stata una scelta. Qui è tutto bellissimo. Mi immergevo nelle cose, neanche il tempo di finire un lavoro che già con la mente ero a quello successivo”.

Un pizzico di rimpianto forse esiste nel cuore di Filippo che con ironia afferma “Mi dispiace non essere partito prima, forse sarei dovuto andar via a 20 anni e forse avrei dovuto lasciar stare le feste”.

Le #PiacevoliChiacchierate di CityNow tornano settimana prossima con ospite Stefano Caccavari. Non perdetevi le dirette in onda sulla nostra pagina Facebook!