Lazzaro, sottopassi pericolosi, ancora un grazie ai Vigili del Fuoco di Reggio Calabria

Ennesimo importante intervento dei Vigili del Fuoc

Ennesimo importante intervento dei Vigili del Fuoco sul territorio di Lazzaro, per eliminare un rischio che perdurava da tempo nel sottopasso stradale al km 20+750 di Lazzaro. Con istanza del 11 aprile 2018 diretta all’ANAS di Catanzaro e alla Sede di Reggio Calabria, alla RFI, nonché ad altre Istituzioni, si chiedevano urgenti verifiche e la immediata rimozione di porzioni di cemento pericolanti sull’impalcato del ponte stradale sito al Km. 20+750 della Ss 106 di Lazzaro e la verifica del muro di sottoscarpa ferroviario posto sul lungomare Cicerone, angolo attiguo ponte ferroviario che presentava vistosa spaccatura verticale.

Si sottolineava che sebbene da molti giorni non piovesse e i luoghi, sia sulla 106 che nei dintorni si presentassero  asciutti,  in atto si registravano nelle parti ammalorate lato mare  e al centro dell’impalcato  infiltrazioni e gocciolamenti di acqua di cui andava accertata la provenienza.

In merito  in data 20 aprile, l’ANAS ci informava:” Le comunichiamo che gli interventi di risanamento corticale dello scatolare ubicato sulla ss 106 al km. 20+750 saranno eseguiti dal preposto personale d’esercizio nelle prossime settimane.

Stante il notevole decorso temporale e tenuto conto che erano evidenti i segni del peggioramento delle parti ammalorate porzioni delle quali si  continuavano a staccarsi e altre pronte a cadere, compreso l’intero bordo esterno dell’impalcato lato monte, nella mattinata dello scorso  18 agosto contattavo la Polizia Municipale di Motta SG, il cui Responsabile, preso atto della grave situazione da me rappresentata,  si attivava immediatamente inviando un agente sul posto il quale riscontrato l’imminente pericolo si provvedeva a richiedere l’intervento del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, il cui personale giunto prontamente, intorno alle ore 14,10 alla presenza della polizia Municipale  e dello scrivente, provvedeva a rimuovere il pericolo imminente.

Durante tale attività i VVFF riscontavano anche le  condizioni di un potenziale pericolo che presenta il sopra citato muro ferroviario. In merito a quanto riscontrato i Vigili del Fuoco  riferivano che al rientro in Sede avrebbero informato gli Enti competenti per le verifiche tecniche da eseguirsi sulle strutture in questione.

Questo tipo di impalcato della vecchia strada a scorrimento veloce,  in molti casi sopporta il rilevato stradale con le cunette laterali a seguire anche sui muri  di accompagno per smaltire le acque che si infiltrano dal piano viabile attraverso gli embrici e altro,  è  opportuno  verificare  se  questi impalcati siano protetti  di sottostante asfalto che in mancanza di questo, le acque si infiltrano creando ossidazione del ferro e degrado del calcestruzzo. Lato monte di questo impalcato esiste una scarpata con vegetazione e piantumazione di alberi da frutto. La presenza di questa vegetazione indica che sul piano dell’impalcato c’è acqua. Altrimenti le piante morirebbero. Non sta a noi indicare come intervenire e gli interventi di natura tecnica da eseguirsi, le scarpate dell’ANAS sono state e continuano ad essere utilizzate per altri servizi.

Non vogliamo che si ripeta quanto accaduto  al muro di Bova Marina, situato sulla Ss 106 che dopo anni di continue nostre segnalazioni con le quali si insisteva nel dire che il muro sarebbe crollato e in tal caso avrebbe prodotto effetti di un terremoto, l’ANAS dal canto suo continuava ad assicurarci che il muro era sotto costante monitoraggio. Questo  fino a quando intorno alle ore 10,00 del 4 febbraio 2017 il muro è crollato, come previsto, e solo per un caso senza danni alla circolazione stradale e a persone.

Pertanto visto l’intervento dei vigili del fuoco, in  attesa delle dovute e urgenti verifiche da effettuarsi anche sul muro ferroviario,  sarebbe necessario, a nostro avviso,  a salvaguardia della incolumità pubblica e della circolazione stradale, chiudere al transito il sottopasso con ordinanza sindacale, anche in considerazione che si potrebbero, come già si fa, utilizzare i vicini sottopassi veicolari e pedonali dalla Ss 106,  da e per il lungomare Cicerone.

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC

e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”