L’abbraccio della città intorno a Tiberio Bentivoglio

di Didi Labate - “Saremo lì per dimostrare che

di Didi Labate – “Saremo lì per dimostrare che Reggio Calabria è onesta, che Reggio Calabria sta dalla parte della legalità e soprattutto che non abbiamo paura di uno sparuto gruppo di vigliacchi che prova a intimidire chi ogni giorno prova a fare impresa in questa città, chi prova a far crescere questa città. Saremo lì per testimoniare questo.”

E’ l’appello che il Sindaco Falcomatà ha aperto a tutta la cittadinanza reggina nel pomeriggio di ieri tramite un videomessaggio via Facebook visto l’increscioso fatto accaduto in città nella notte a cavallo tra il 28 e il 29 ai danni dell’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio.

Bentivoglio è un imprenditore che negli anni ’90  ha avuto il coraggio di pochi. Quello di denunciare le ‘ndrine locali che gli chiedevano il pizzo; proprio per questo ha subito vari attacchi ai suoi stabilimenti e alla sua persona.

L’ultimo attentato è avvenuto la scorsa notte, quando, un intero deposito situato nell’area di Tremulini è stato fatto bruciare per mano ignota.

La cittadinanza è scesa in piazza a favore dell’imprenditore. E’ stato istituito il comitato “Un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio” con il preciso scopo di aiutare Bentivoglio economicamente per poter riaprire al più presto l’attività.

Centinaia si sono presentati davanti alle saracinesche bruciate per far sentire la propria presenza: istituzioni, associazioni ma soprattutto gente comune stanca del marcio che circonda la città.

Da citare gli interventi di vari esponenti di LiberaCalabria (associazione promotrice dell’iniziativa) e del già citato Sindaco Falcomatà, che, nel suo invito a partecipare si è rivolto in particolare ai giovani.

“Per combattere la mafia tutti insieme dobbiamo crescere con ideali giusti. Cheideali può avere una bambina di nove anni che chiede se la ‘ndrangheta, in realtà, può fare cose belle? Questo episodio mi ha scioccato e fatto riflettere su quanto importante sia educare alla legalità all’interno delle scuole e e delle famiglie.”