Dopo la tragedia di Genova si alza l'urlo della Calabria: "Mettete in sicurezza i nostri ponti"

Una tragedia assurda, inaccettabile, ingiustificab

Una tragedia assurda, inaccettabile, ingiustificabile. Sono passati 3 giorni dall’incredibile crollo del Ponte Morandi a Genova, non è ancora definitivo il bilancio dei morti e l’Italia intera (tra le lacrime) si interroga impaurita. E’ possibile che altri ponti siano in condizioni simili a quello venuto giù in Liguria? Dalla Calabria si alza un coro che ha coinvolto in primis Codacons e Adiconsum, insieme a sindaci e normali cittadini.

Quattro Viadotti, Fiume Mesima A2 tra Rosarno e Mileto (pericolanti e sotto sequestro),variante 106 tratto A, ponte Morandi a Catanzaro, viadotto Cannavino a Celico, ponte Petrace tra statale 18 tra Gioia Tauro e Palmi.

Sono questi i ponti segnalati dal Codacons dopo la tragedia che ha colpito Genova con il crollo del Ponte Morandi. “Bloccare per 30 giorni il transito di mezzi pesanti sui viadotti a rischio della Calabria per provvedere ad effettuare verifiche congiunte di sicurezza da parte di Genio militare e gestori delle arterie” chiede Codacons.

“All’indomani della tragedia accaduta a Genova – è scritto in una nota -il Codacons concentra la sua attenzione sullo stato delle infrastrutture sul territorio, e con riferimento alla Calabria indica appunto una seria di manufatti che necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza

L’associazione chiede il blocco dei mezzi pesanti su queste infrastrutture così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura. E con l’impiego del genio militare, non di privati, per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l’impatto sul traffico”.

Quella dello stato dei ponti calabresi è una preoccupazione anche per Adiconsum che segnala: “E’ noto a tutti che la Calabria – conclude Gigliotti – da un punto vista morfologico presenti peculiarita’ e caratteristiche geografiche molto particolari che unite al rischio sismico e idrogeologico rendono assolutamente imprescindibile mettere in sicurezza le opere presenti e allo stesso tempo realizzare strutture nuove che rispettino vincoli ambientali, gli studi geologici, la qualita’ dei materiali e soprattutto siano sicure”.