La rivisitazione dell'Odissea conquista Piazza Castello

di Domenico Suraci - E’ andato in scena, nel ma

di Domenico Suraci – E’ andato in scena, nel magnifico scenario di Piazza Castello, lo spettacolo “Odissee, le voyage”, una rivisitazione in chiave moderna delle avventure di Ulisse durante il viaggio di ritorno ad Itaca, dopo la caduta di Troia. Lo spettacolo molto piacevole e ben realizzato, ha ripercorso le tappe più significative dell’Odissea, sfruttando l’ironia. Ulisse, il protagonista, interpretato da diversi attori, ha incontrato personaggi e figure mitologiche che lo hanno ostacolato o, al contrario, aiutato nel suo viaggio di ritorno a casa.

Le varie scene, molto simboliche, sono state rappresentate mediante un forte linguaggio di tipo fisico, con dialoghi principalmente in forma corale.

La scenografia, in piena aderenza al contenuto della performance teatrale, si è inserita come contesto dinamico arricchendone l’aspetto coreografico. Essa è stata interamente progettata e realizzata con maestria all’interno del laboratorio di “Architettura e ambiente” del Liceo Artistico “M.Preti – A.Frangipane”.

Gli studenti dei due licei cittadini hanno, quindi, concordato all’unisono l’aspetto drammaturgico della rappresentazione; Il Convitto Nazionale di Stato “Tommaso Campanella”, ha curato  con particolare riguardo la scelta dei canti, rivisitati per l’occasione da Alessandra De Liguoro del “Centro Studi Quasimodo”, così come la recitazione di testi in lingua greca e di poesie in francese.

Spazio non solo alle scene teatrali, ma anche alle parole degli illustri ospiti, presentati per l’occasione da Marco Mauro.

La professoressa Francesca Arena, dirigente scolastico del Convitto “Tommaso Campanella” ha dichiarato affiancata dai docenti che hanno permesso la riuscita dello spettacolo: ”E’ stato un progetto molto impegnativo e complesso, col mio collega Barresi, dirigente del liceo con cui abbiamo collaborato, ci siamo avvalsi di Enzo De Liguoro che ha permesso la realizzazione dell’intero spettacolo. Non ci siamo posti l’obiettivo di formare nuovi attori, ma la formazione di processi per la socializzazione e l’aggregazione. Abbiamo proposto un casting e tutti coloro che si sono sentiti pronti hanno partecipato. Tutti gli studenti di entrambi i licei si incontravano per migliorare e confrontarsi sulle proprie capacità. I ragazzi del Frangipane si sono occupati della scenografia. Ringrazio tutti i docenti che hanno affrontato l’esperienza teatrale con una metodologia interdisciplinare. Grazie anche alle autorità presenti ed al consiglio di amministrazione che ha creduto fortemente al progetto, finanziandolo.”

Il preside, l’avvocato Barresi ha parlato nello specifico del viaggio di Ulisse di come i ragazzi sono entrati nella parte entrando, con una grande valenza pedagogica, inscenando  come si cresce e diventa persone adulte. A questa operazione fondamentale di sinergia si è aggiunta la valenza assoluta dei ragazzi  ed è sicuro che con queste operazioni apparentemente di immagine si fa molta cultura. Menzionando un filosofo olandese: “L’amore e la cultura non ci possono costringere, non ci danno certezze però l’unica libertà di diventare uomini ce la danno proprio l’amore e la cultura.”

Il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, innanzitutto ha espresso il piacere nel vedere questa rappresentazione magistralmente interpretata proprio dai giovani. Ha sottolineato come in questo spettacolo non ci sono stati dei particolari protagonisti, lo erano tutti evitando delle improbabili divisioni. Le due scuole rappresentano tutti gli istituti, che devono lavorare in sinergia. La scuola reggina è una scuola di “serie A” per il consigliere metropolitano che ha formulato i più vivi complimenti a tutti i ragazzi ed ai docenti che hanno permesso lo svolgimento dell’intera opera.

Ha concluso la carrellata di interventi, il dott. Giuseppe Livoti presidente delle Muse, esprimendo grande soddisfazione per come si è interagito con uno spazio come Piazza Castello, la scuola d’arte è servita per dare forma alle idee dei ragazzi del liceo classico. La sinergia interscolastica è servita per far rivivere la mitologia.

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Foto di Emanuele Praticò