La rassegna "Calabria d'Autore" torna ad animare la stazione di S. Caterina

Venerdì 27 Ottobre torna, alle ore 18.30, la rass

Venerdì 27 Ottobre torna, alle ore 18.30, la rassegna Calabria d’Autore, nella Sala Museo Il Ferroviere presso la stazione FS di S.Caterina (RC). La giornalista Maria Pia Tucci intervisterà Antonio Manuel Marco Cascio, autore del libro “Di Rabbia e d’Amuri”.

DA ALCAMO: “DI RABBIA E D’AMURI”, LA STORIA DI UN RITORNO
di Francesca Lipari
Romanzo in buona parte autobiografico, “Di Rabbia e d’Amuri” è una storia di sentimenti, di nostalgia, di speranze, di sogni e di passioni, che prendono vita e irrompono nella vita di un ragazzo del Sud e lo aiutano a crescere, a ritrovare se stesso e a scoprire cosa vuol fare “da grande”.
La rabbia è l’imput che porta Salvatore ad allontanarsi dalla sua Alcamo per inseguire nell’estremo nord–est dell’Italia quelle possibilità di studio e di lavoro che non trova nella propria terra. Ad accoglierlo è un mondo dove tutto apparentemente sembra funzionare alla perfezione, dove i servizi non sono una chimera e dove sicuramente si aprono molte più porte per un ragazzo volenteroso che vuole farsi strada.
In questo mondo però Salvatore non riesce mai a sentirsi veramente a casa, anche nei piccoli momenti di vita quotidiana, come una sosta al bar o un viaggio in treno. Passano gli anni, il ragazzo cresce, si laurea, inizia l’odissea dei concorsi, trova finalmente lavoro….e trova l’amore della sua vita.
I suoi sogni sembrano realizzarsi. Ma manca qualcosa, manca un tassello fondamentale nel puzzle della sua vita. Viaggia molto in Italia e all’estero, è cittadino del mondo.
Ma Salvatore è soprattutto un novello Ulisse e per trovare se stesso è un nostos che deve compiere, è al Sud che deve tornare, perché un albero senza radici è destinato a morire. Sono allora i viaggi in Salento, in Calabria e a Napoli ad aprirgli gli occhi, su se stesso e sul proprio cuore, prima ancora che sul mondo esterno. I viaggi più veri sono quelli interiori, quelli fatti col cuore e con l’anima. Salvatore si lascia travolgere e conquistare dai colori, dalla musica, dai dialetti, dal cibo, dal calore, dalla vivacità, dalla semplicità e dalla genuinità di un Sud Italia, dove le ballerine di pizzica del Salento catturano l’anima o dove guardi con un sorriso un pallone Supersantos che degli scugnizzi hanno fatto incastrare sul Pantheon a Napoli.
Da un viaggio non si torna mai uguali a quando si è partiti e Salvatore che di viaggi ne ha fatti tanti adesso si sente soffocare in quel profondo nord che non gli appartiene. Gli manca il mare, gli manca il sole, gli mancano i gabbiani. Ulisse ha tanta voglia di tornare a casa. Ma è una scelta combattuta e per nulla facile. Ama la sua ragazza, quella ragazza con cui ha deciso di metter su famiglia, e tornare in Sicilia significherebbe rinunciare a lei. La sua vita è ad un bivio. Qualunque scelta faccia sarà sempre una scelta d’amore, perché alla fine il motore di ogni essere umano sono i sentimenti ed esistono tante sfaccettature e tante forme di quel sentimento che chiamiamo semplicemente amore.

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