La pronuncia dei turisti su "Zankle e Rhegion" al MARC

«Come pronunciare l’antico nome di Reggio?» La

«Come pronunciare l’antico nome di Reggio?» La domanda è ingenua per noi concittadini, ma all’affollato Museo Archeologico Nazionale non sono reggini molti dei visitatori entusiasti per la bella ed interessante mostra “Zankle e Rhegion”. Involontariamente essi pronunciano il manifesto in modo errato. Così passeggiando per piazza De Nava è possibile ascoltare i turisti parlottare tra loro ed esordire con un «region» e non con un «reghion», come invece vorrebbe quel gamma, ossia la lettera dell’alfabeto greco rappresentante il suono «gh» di «ghiro» e non la «g» di «germoglio».

È un errore comune quanto trascurabile, tipico di chi non ha sostenuto studi classici sui banchi di un liceo ed a cui facilmente si rimedia con una prima infarinatura sulla storia dello Stretto.

La cosa non è però sfuggita ai grecofoni nostrani, come al navigato Filippo Condemi, autore di un buon vocabolario greco-calabro/italiano ed italiano/greco-calabro, oppure alla giovane Maria Olimpia Squillaci, tra le promotrici di “Grekopedia”, l’applicazione per smartphone ideata per diffondere le parole di quella che è appunto la più antica minoranza linguistica ancora parlata in Italia. Il Greco di Calabria sta vivendo una delicata fase di ricambio generazionale, affacciandosi all’epoca dei social, come nel caso della pagina facebook “To ddomaddi greko” ad esempio.

È comunque stupendo riflettere sul come argomentazioni complesse, quali la resa dei fonemi nella lingua scritta, passante tra le differenze di translitterazione tra l’alfabeto latino e quello greco, siano oggetto di conversazione non solo nei dipartimenti di filologia e linguistica, ma anche da piazza e da bar nelle vie di Reggio.

Ciò forse rappresenta una delle tante sfaccettature pronte a ricordarci quale sia la natura vera e pura dell’animo reggino, un cittadinanza ricca di un’identità forte, sebbene spesso sottovalutata. Reggini, visitate belle mostre come quella di “Zankle e Rhegion”, riscoprite chi siete e ripensate Reggio alla greca.

Francesco Ventura