La postulatrice di Fatima al liceo 'Pizi' di Palmi

“Imparare a distinguere l’essenziale dal secon

“Imparare a distinguere l’essenziale dal secondario”. Queste le parole di Suor Angela Coelho che riecheggiano ancora nell’Auditorium del Liceo “Pizi” di Palmi, a conclusione di un Convegno sul tema della Fede tenutosi martedì 17 Ottobre.

Ospite dell’Istituto, infatti, è stata proprio lei, Suor Angela Coelho, Postulatrice per la Causa di Canonizzazione dei Pastorelli di Fatima. “ Siamo onorati di essere la prima scuola italiana ad accogliere Suor Angela Coelho che ci consentirà di riflettere sulla nostra spiritualità, intesa come Fede in senso lato, come afflato divino che orienta quotidianamente il nostro cammino e che diventa voce della nostra coscienza, radicata com’è alla nostra fede interiore”.

Queste le vibranti parole del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci, che ha introdotto la speciale relatrice in un Auditorium colmo di giovani preparati sull’evento e molto incuriositi dal messaggio di cui la Postulatrice si sarebbe fatta foriera. “Spesso, proprio quando si è giovani, poco ci soffermiamo a cogliere il vero senso della vita e della fede e ci aggrappiamo ad essa solo nei momenti di bisogno”.

Con queste parole, la Dirigente, creando la giusta atmosfera di attesa, ha ceduto la parola a Mons. Francesco Milito, Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi che, riferendo brevemente sull’idea di portare Suor Angela all’incontro con i giovani, si è dichiarato felice per l’adesione delle scuole a questa iniziativa di alto spessore spirituale e culturale. “Avere qui oggi Suor Angela è un dono. È proprio lei che ha portato avanti la Causa di Canonizzazione di Giacinta e Francesco e adesso ha preso a cuore quella di Lucia”.

Il Vescovo si è soffermato sulla presentazione del Processo di Canonizzazione, “ iter non semplice, che segue un percorso specialistico nell’accertamento della causa di santità di Suor Lucia. Vengono studiati i documenti, gli incartamenti, gli scritti editi e non editi sul suo caso e si procede poi con un vero e proprio processo. Esso si compie a Roma dove è ubicato il Ministero per le Cause dei Santi; lì, gli specialisti del settore esaminano gli Atti e decretano, per ogni evento miracoloso, l’immediatezza, l’irreversibilità e la continuità”.

Ha presentato, poi, il primo caso di guarigione miracolosa che è allo studio per la Canonizzazione di Suor Lucia e ha dichiarato che l’iniziativa è stata fortemente voluta perché quest’anno ricorre il centenario delle apparizioni di Fatima. L’incontro è stato intervallato da musiche e canti religiosi eseguiti dall’Orchestra e dal coro del Pizi, diretti dal M° Maurizio Managò.

Le parole di Suor Angela, la sua capacità di coinvolgere i giovani con un serrato e accattivante stile espressivo, pur inciampando talvolta in qualche sillaba, hanno attirato su di sé molti giovani visi, pronti ad aprire un dibattito diretto con lei. La sua relazione, suffragata dallo scorrimento di alcune slide con fotografie di repertorio sui luoghi oggetto di culto, è risultata interessante per contenuti e temi, essendosi soffermata sulla vicenda biografica dei tre Pastorelli, sul periodo storico in cui è ricaduto l’evento delle apparizioni della Madonna e sugli esiti che tali apparizioni hanno determinato nel semplice e povero tessuto sociale e umano dei tre Pastorelli.

Con voce brillante, con l’accentazione portoghese, con quel suo muoversi tra gli studenti, puntando sulla loro attenzione, Suor Angela ha catalizzato gli sguardi di tutti i presenti e li ha trascinati in altra epoca, in altro argomento, quello della fede “ quel mondo fatto di vera felicità che scaturisce quando si entra in contatto con Dio e con gli altri e non si guarda solo a noi stessi, ma si cambia il centro della nostra vita. È questa la sfida che intraprendiamo nella nostra vita: riuscire ad imparare a distinguere l’essenziale dal secondario, dall’apparenza che ci circonda e che ci costringe a spendere troppe energie e a perdere di vista la felicità. Senza Dio non si è felici. E i Pastorelli sono diventati Santi non per le apparizioni, ma perché sono rimasti fedeli ad un privilegio che hanno ricevuto. Dio ha fatto sì che i bambini avessero nuove chiavi di lettura per la storia del mondo; e se le vicende profetizzate nei segreti non sono state evitate, è perché le soluzioni trovate non sono state sufficienti ad evitarle.”

Interessanti i passaggi sui tre segreti di Fatima, sull’ultimo in particolare, che si incrocia con l’attentato al Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II. La Postulatrice è stata talmente contenta dell’accoglienza, che ha manifestato il desiderio di ritornare ad incontrare di nuovo i giovani del Pizi, per diffondere il messaggio evangelico attraverso la sua viva testimonianza che “Dio è alla ricerca di qualcuno che voglia collaborare” e che “ come in un rapporto d’amicizia in cui per conoscersi bene bisogna incontrarsi spesso, così nella fede, senza la preghiera non si conosce Gesù”.

WhatsApp Image 2017-10-17 at 22.40.35(2) WhatsApp Image 2017-10-17 at 22.40.39(3) WhatsApp Image 2017-10-17 at 22.40.40
di Marilea Ortuso