"La mia città ricurva sul mare...", la poesia di una reggina per la sua terra

Reggio Calabria vista come 'una donna scura, ricur

Reggio Calabria vista come ‘una donna scura, ricurva sul mare’. Inizia così la poesia che Francesca dedica alla sua terra e che ha inviato alla nostra redazione.  Un’immagine elegante e al contempo malinconica, ricca di forza evocativa. Nella poesia di Francesca non mancano riferimenti crudi, veri e sinceri, che fotografano in tutta la sua bellezza e la sue difficoltà Reggio. Di seguito il testo della poesia.

è una donna scura
ricurva sul mare
avvinghiata alla roccia 
come un figlio al seno
come un cancro al seno

tra le rughe la terra
le sporca il grembiule
rancido nel malaffare
come uno stupro
come un abuso

è una madre sospesa
tra luglio e dicembre 
è una foglia d’autunno
dentro un fetido pozzo

una storia patetica
film muti, più muti 
un amore impaziente
che non sa spirare

la mia città
ricurva sul mare
avvinghiata alla vita

come un figlio al seno
come me a lei

come un matto al senno