"La Calabria nel Mediterraneo", il volume che racconta la storia della nostra regione attraverso i secoli

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Come ogni domenica CityNow torna con un altro appuntamento della rubrica #InsideTheBook proponendovi un libro da leggere. A far da protagonista questa settimana “La Calabria nel Mediterraneo” di Giovanna De Sensi Sestito.

Professore ordinario di Storia Greca e già Direttore del Dipartimento di Storia dell’Università della Calabria, la Sesisto, per Rubbettino, dirige la collana Società antiche. Storia, culture, territori.

Numerose le sue pubblicazioni, tra cui: Gerone II. Un monarca ellenistico in Sicilia (1977); La Calabria in età arcaica e classica. Storia economia società (1984), Tra l’Amato e il Savuto. I. Terina e il Lametino nel contesto dell’Italia antica,
(1999); ha inoltre curato: I Brettii. Cultura, lingua e documentazione storico-archeologica (1995); Sugli studi bizantini
(1995); Tra l’Amato e il Savuto. II. Studi sul Lametino antico e tardo-antico (1999); L’arte di Asclepio. Medici e malattie in età antica e tardo-antica (2008); La Calabria tirrenica nell’antichità. Nuovi documenti e problematiche
storiche (2008); con S. Mancuso, Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione culturale, 2011; con M. Intrieri, Sulla rotta per la Sicilia: l’Epiro, Corcira e l’Occidente (2011).

Una vera e propria passione, quella della scrittrice, per la Calabria. Terra di immense ricchezze e infinita storia, che è possibile riscoprire attraverso i suoi scritti.

La Calabria nel Mediterraneo” è una riflessione a più voci sulla centralità della Calabria nell’ampio contesto del Mediterraneo dall’antichità ai nostri giorni, declinata di epoca in epoca attraverso specifiche esperienze di contatti fecondi tra saperi, culti, dottrine, attività; di circolazione di uomini e beni nel diverso articolarsi degli assetti sociali ed economici delle varie comunità e delle varie categorie professionali; dei problemi di convivenza all’interno della regione di molteplici etnie stanziali (Greci, Arabi, Armeni, Slavi, Albanesi) e della loro armonizzazione nei provvedimenti amministrativi dei governi del tempo; delle esperienze di esilio e di immigrazione recenti e recentissime, riconsiderate nella prospettiva di una ricomposizione della complessa identità regionale e di un ripensamento critico dello sviluppo sostenibile delle sue risorse umane e materiali.

Un’opera che cattura l’attenzione del lettore sin da una prima occhiata alla copertina, sulla quale è possibile veder raffigurata la carta del Mediterraneo di Edrisi.

Flussi di persone, idee e risorse” continua così il titolo del volume che mostra ai lettori una Calabria inedita, forse mai esplorata così nel dettaglio.

La Sesisto spazia infatti dall’età greca e romana, passando per il Medioevo, fino ad arrivare all’età moderna e al ‘900, parlando non solo di Global Villages ma anche di sviluppo sostenibile e soprattutto di un “ritorno al futuro“.

«La testimonianza più bella sull’immenso passato del Mediterraneo è quella che fornisce il mare stesso. Bisogna dirlo e ripeterlo. Bisogna vedere il mare e rivederlo. Naturalmente esso non può spiegare tutto di un passato complesso, costruito dagli uomini con una dose più o meno elevata di logica, di capriccio o di aberrazione, ma rimette con pazienza al loro posto le esperienze del passato, restituendo a ognuna i primi frutti della sua esistenza, e le colloca sotto un cielo, in un paesaggio che possiamo vedere con i nostri occhi, uguali a quelli di un tempo. Per un momento, di attenzione o di illusione, tutto sembra rivivere».

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