Illuminazione cattedrale del Duomo. Le parole della Prof.ssa Spanó

Riceviamo e pubblichiamo - Dopo la lettura di ques

Riceviamo e pubblichiamo – Dopo la lettura di questo post scritto dalla Prof ssa Rita Spanò e dalle innumerevoli segnalazioni di tanti reggini ci siamo sentiti in dovere afferma la Presidente Biesse Bruna Siviglia di condividere e di fare anche nostro il pensiero della Prof. Ssa Rita Spanò.

In una città che tenta in tutti i modi di rinascere a vita nuova le luci della speranza devono illuminare la nostra cattedrale, esortiamo l’Arcivescovo Fiorini Morosini ad alzare gli interruttori, ad accendere dall’interno Le luci della nostra cattedrale per tutto il periodo delle festività del Santo Natale.

Sarebbe un segnale importante l’accensione delle luci auspicio per una nuova speranza ,del resto questo è lo spirito del Santo Natale , un regalo bello alla nostra città.

Ci auguriamo di cuore che L Arcivescovo Fiorini Morosini accolga questo appello in una città vogliosa di speranza, quella speranza che come ha sempre messo in evidenza il nostro Arcivescovo non è qualcosa di passivo ma azione protesa al bene dell’altro.

Biesse Associazione Culturale Bene Sociale

“Allego al presente post alcune facciate di luoghi di culto vicini e lontani che ho avuto modo di fotografare personalmente. Cio’ per sottoporre all’attenzione di chi legge una ulteriore unicità di Reggio. Come si può osservare , le facciate dei luoghi di culto (chiese cattoliche , protestanti, sinagoghe )sono tutte illuminate e non solo in occasione del Natale.

Solo la facciata del Duomo di Reggio Calabria è rimasta vergognosamente ed inspiegabilmente al buio dal dicembre dello scorso anno , da quando , cioè, piazza Duomo fu restituita, dopo lungo e costoso lavoro di riqualificazione ,con fondi pubblici,alla fruizione dei cittadini.

Il problema è stato sollevato per la prima volta lo scorso dicembre dalla redazione di Strill e da alcuni membri di questo gruppo, tra cui la sottoscritta. Ricordo che l’arcivescovo Morosini , davanti alle osservazioni della stampa on line, rivendicò il suo , in realtà incontestabile , diritto di illuminare il Duomo solo in coincidenza di eventi religiosi importanti.

Il fatto che anche la sera dell’Immacolata di quest’anno il Duomo sia rimasto al buio in occasione dell’accensione dell’albero da parte del Sindaco su richiesta del comitatoCorso Sud, vuol dire che a Reggio neanche quella dell’Immacolata è considerata una ricorrenza religiosa importante! Pur conoscendo la norma del diritto canonico che attribuisce alla somma autorità religiosa locale la facoltà di decidere orari di apertura e chiusura delle chiese e quindi anche della loro illuminazione, mi pare quantomeno strano che l’autorità religiosa non riconosca al Duomo di Reggio Calabria la qualità di monumento che contribuisce a disegnare il profilo architettonico della Città.

Il Duomo ,così come le altre chiese di Reggio ,è considerato “un segno forte nel territorio e nell’ambiente urbano che si pone come fulcro della vita religiosa “. È in forza di questa enunciazione che gli Enti locali ,e la Regione in maggior misura, ma anche lo Stato e la Comunita’ europea, hanno sempre destinato loro fondi ” per il mantenimento del decoro architettonico degli edifici, per la costruzione di cattedrali (qualche volta anche nel deserto )e per la promozione di itinerari turistici mariani e francescani ” per come recita la legge regionale del 12 aprile 90 n 21 all’articolo 1.

La legge prevede che si possano con fondi pubblici ristrutturare addirittura le dimore dei sacerdoti. Lo scopo di questo post non vuole essere quello di provocare facili e prevedibili commenti antiecclesiastici ,quanto quello di trovare tra chi legge qualcuno che abbia la possibilità di rappresentare direttamente alla gerarchia ecclesiastica locale l’inopportunità di perseverare in un atteggiamento di chiusura metaforica e reale che urta contro principi basilari di estetica e decoro urbano. In un incontro pubblico ho sollecitato gli amministratori a fare opera di persuasione in questo senso con l’autorità religiosa, ma ho motivo di ritenere che neanche loro abbiano trovato ascolto.

Il suggerimento che mi sento di dare è che la prossima richiesta di fondi pubblici da parte della Curia sia finalizzata ad un impianto di illuminazione a basso impatto energetico che , anche per rispetto all’ecologia, tenga conto delle nuova illuminotecnica e consenta di tenere sempre illuminata la facciata del Duomo e di tutte le altre chiese della Città. Questo andrebbe d’accordo anche con la simbologia Cristiana della Luce”.

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