Horcynus Festival, al Miramare la band siciliana con special guest Enzo Rao

Il meticciato musicale degli Agricantus, uno dei g

Il meticciato musicale degli Agricantus, uno dei gruppi italiani più interessanti sulla scena della world music, approda domani sera, mercoledì 28 marzo, alle ore 21:00 al Miramare per l’ultimo appuntamento dal vivo della sezione primaverile dell’Horcynus Festival Periferie.

Con le quinte naturali dello Stretto sullo sfondo, i lampadari e gli stucchi del Miramare a incorniciare il palco, la storica band siciliana presenta al pubblico reggino il suo nuovo progetto electro-akoùstikòs, in cui timbri e strumenti elettronici, elementi che da sempre hanno fatto parte della cifra stilistica e della ricerca musicale degli Agricantus, cedono il passo a una dimensione più essenziale. Muovendosi tra sonorità arcaiche, acustiche e di musica d’autore, il gruppo esalta la magia dei suoni, delle melodie e dell’aria che vibra, reinterpretando i suoi brani storici, applauditissimi tra gli anni Ottanta e Novanta sulla scena italiana ed europea, e le hit dell’album “Turnari”, con cui gli Agricantus sono tornati sulla scena nel 2014.

Sul palco Anita Vitale (voce e pianoforte), Mario Crispi (strumenti a fiato etnici e arcaici, voce), Mario Rivera (basso acustico, voce), Giovanni Lo Cascio (percussioni etniche e drum set) e lo special guest Enzo Rao (violino elettrico) mixano suoni ancestrali e sonorità elettroniche a un’instancabile voglia di confrontarsi con realtà e culture diverse dalla propria, ferma restando la Sicilia come punto d’origine, di partenza e di apertura.

L’attività concertistica dell’ultimo periodo ha visto Agricantus suonare al Concerto del Primo Maggio di Roma, all’Ossigeno Festival, al Teatro Palladium di Roma, al Festival Equilibri di Avola. La band ha anche ripreso la collaborazione con il regista Gianfranco Albano, per cui ha scritto le musiche del film per Rai1 “Felicia Impastato”.

«La sezione “Musica Nomade” dell’Horcynus Festival ha sempre introdotto delle turbative, a volte anche rischiose, per ipotizzare futuri scenari culturali, nuove mescolanze di stili e linguaggi – sottolinea il direttore artistico Giacomo Farina – con l’obiettivo dichiarato di fotografare la Nuova Cittadinanza Mediterranea, fatta di uomini e donne che fanno viaggiare i propri desideri e le proprie arti, ancor prima di loro stessi. La ricerca musicale degli Agricantus interpreta perfettamente la mission dell’Horcynus Festival. Nel progetto Electro-Akoùstikòs, in particolare, timbri e strumenti elettronici cedono il passo a sonorità arcaiche, acustiche e musica d’autore, arricchendo il repertorio della band di nuove sonorità e nuovi linguaggi, verso una dimensione ancora più attuale e apolide».

L’Horcynus Festival “Periferie” è una produzione della Fondazione Horcynus Orca, in collaborazione con la Fondazione di Comunità di Messina, ed è sostenuto dalla Regione Calabria tramite l’avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria.

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Fonte: Ufficio Stampa Horcynus Festival Alessia Cotroneo