Hitachi, Confindustria: “Rilanciare impegno per unica realà’ del territorio che opera su scala globale”

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L’ultimo, straordinario, risultato conseguito dallo stabilimento Hitachi di Torrelupo, costituisce l’ulteriore conferma del livello di eccellenza ‘made in Reggio’ nel campo della produzione dei treni. Si tratta di un nuovo, importante, step di crescita che infonde fiducia ed entusiasmo all’intero sistema produttivo locale che oggi più che mai deve essere impegnato in una efficace azione di marketing territoriale”.

E’ quanto afferma il vicepresidente di Confindustria Reggio Calabria, Filippo Arecchi, in relazione al completamento da parte di Hitachi Rail Italy della commessa per la realizzazione di 706 carrozze ‘Vivalto’ destinate a Trenitalia.

“Per cogliere pienamente tutta l’importanza e il peso specifico di questo stabilimento all’interno delle dinamiche socioeconomiche del territorio reggino – evidenzia Arecchi – è necessario guardare ben oltre il singolo e, peraltro, importantissimo traguardo raggiunto. Questa realtà, infatti, da anni ormai si sta rendendo protagonista di un percorso di crescita e consolidamento davvero unico nel suo genere nell’ambito di questo contesto territoriale. Lo stabilimento Hitachi è, di fatto, l’unico insediamento industriale della Città metropolitana di Reggio Calabria in grado di sostenere una linea di produzione di beni ad alta tecnologia e di esportali su scala globale. Una peculiarità, questa – sottolineano gli industriali reggini – che ne fa un unicum a livello regionale esaltando il ruolo del sito reggino all’interno del circuito produttivo nazionale insieme ai siti industriali di Pistoia e Napoli. Produrre beni direttamente sul territorio, inoltre, rappresenta un fattore di grandissimo rilievo poiché incide, in forma diretta e tangibile, sulla tenuta stessa del sistema economico del territorio in termini di ricchezza prodotta, di valore aggiunto e di sostegno, concreto, al vasto indotto che gravita attorno. Grazie a questo insediamento industriale, Reggio Calabria esporta beni prodotti qui in tutto il mondo e, fondamentale rovescio della medaglia, da tutto il mondo vengono trasferiti denaro e ricchezza a questo territorio.

È questa l’unica via economica per l’incremento del prodotto interno lordo e del benessere locale. Da questo punto di vista – rimarca Arecchi – riteniamo che lo stabilimento ex Omeca debba essere al centro delle politiche di crescita e sviluppo poste in essere dalle classi dirigenti, ad ogni livello. Al di là delle singole commesse, fondamentali per il mantenimento dei livelli produttivi e occupazionali, occorre rilanciare l’impegno in chiave istituzionale per creare nuove condizioni che consentano a quello che è il principale insediamento industriale del territorio reggino, di operare con un approccio di lungo respiro nel contesto di una visione strategica complessiva tesa a favorirne la propria capacità competitiva. Sotto questo profilo – afferma Confindustria Reggio Calabria – intendiamo rafforzare il percorso già avviato da tempo sui fronti del dialogo e del confronto costanti con i vari interlocutori istituzionali, sulla centralità dello stabilimento di Torrelupo. In ottica locale, ad esempio, riteniamo si possa avviare un confronto sulla possibilità di creare condizioni favorevoli anche per il miglioramento del parco mezzi del trasporto pubblico regionale”.

Secondo Confindustria, “questa realtà produttiva da anni rappresenta un autentico fiore all’occhiello per questo territorio, specie sotto il profilo dello sviluppo di un know-how di altissimo profilo il cui livello qualitativo, non a caso, è stato più volte sottolineato dai principali osservatori economici a livello nazionale e internazionale. Il patrimonio di professionalità, competenze e conoscenze che è stato costruito nel bacino reggino oltre a rappresentare un motivo d’orgoglio per questa terra, è anche un punto di riferimento da tutelare, valorizzare e intorno al quale è possibile costruire nuove ipotesi di sviluppo.

Tutte le realtà economiche e sociali del territorio continueranno a operare a tutela dello stabilimento Hitachi e a salvaguardia delle prospettive di aumento della produzione e di mantenimento ed espansione dei livelli occupazionali. Un fronte su cui Confindustria Reggio Calabria sarà sempre in prima linea”.