Grande partecipazione alla mostra “Water Warriors"

Grande partecipazione di pubblico, con la presenza

Grande partecipazione di pubblico, con la presenza di diversi addetti ai lavori, professionisti e appassionati di fotografia, all’inaugurazione della mostra internazionale, prodotta da Bluocean, “Water Warriors” di Lynn Johnson, icona della fotografia internazionale. L’evento inaugurato a Reggio Calabria e allestito presso le Sale del Castello Aragonese rimarrà fruibile fino al 8 febbraio.

Con Francesco Scarpino, Amministratore Unico di Bluocean e curatore della mostra e l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria Irene Calabrò, l’incontro ha registrato la presenza e l’intervento di Emiliano Mancuso fotogiornalista e docente presso Officine fotografiche Roma.

Da Salgado a Cartier Bresson, dalle visioni di un mondo che cambia e si “avvicina”, l’intervento di Mancuso ha presentato il lavoro di Lynn Johnson con accostamenti a visioni di diversi fotografi internazionali. Dai cambiamenti climatici al ruolo delle donne, la mostra coinvolge il visitatore in un viaggio “lontano” ma anche tremendamente vicino, vista la progressiva globalizzazione che avvicina popoli e destini, ospiti comuni di una madre terra sempre meno tutelata dai potenti del mondo.

Con il circuito delle mostre di Bluocean dedicate ai lavori dei grandi fotografi del nostro tempo e di National Geographic – continua Mancuso – si apre lo scenario su grandi temi di interesse globale internazionalizzando fortemente l’offerta culturale calabrese che viene così catapultata nel palcoscenico delle grandi mostre internazionali. Avere un’azienda come Bluocean riconosciuta a livello non solo nazionale per le grandi produzioni diventa un privilegio e una grande opportunità per i calabresi, e non solo, che possono fruire grandi contenuti dal pregio artistico di assoluto rilievo, oltra ad un’attività didattica di alta formazione fotografica, punto di riferimento del panorama nazionale.

Irene Calabrò testimonia la grande dignità delle popolazioni che vivono in condizioni estreme essendo stata in prima linea coinvolta  nelle politiche di accoglienza dei migranti quale interlocutore nei primi colloqui in territorio italiano. Molti migranti – aggiunge l’assessore – si presentavano come commercianti d’acqua, il prezioso liquido alla base della vita. L’assessore conclude sottolineando l’importanza di avere in città realtà premium come Bluocean che possono assicurare grandi eventi dai contenuti di forte rilevanza sociale.

L’evento è stato introdotto e moderato da Francesco Scarpino che ha presentato il lavoro di Bluocean, la partnership con National Geographic, e il modus operandi dei grandi della fotografia internazionale  e collaboratori di Bluocean. Un viaggio affascinante che parte da Reggio e interessa tutto il territorio nazionale. Particolare attenzione della politica aziendale è riservata ai giovani; l’attività didattica di Bluocean ha visto premiare diversi corsisti del Bluocean’s Workshop con pubblicazioni sulle più titolate riviste nazionali come National Geographic Italia e L’Espresso.

Scarpino ha anche lanciato un concorso fotografico, bandito da Bluocean in collaborazione con il Kiwanis Città dello Stretto, rivolto agli studenti delle scuole superiori della Provincia di Reggio avente come tema “L’acqua elemento fonte di vita. Tra mutamenti climatici e politiche di azione globale”. I vincitori potranno svolgere gratuitamente un modulo del Bluocean’s Workshop 2018 diretto da un grande fotografo di National Geographic.

Water Warriors è frutto della partnership tra Bluocean e National Geographic di cui Lynn Johnson è tra le più importanti e storiche collaboratrici.

L’allestimento della mostra, progetto cofinanziato dal PAC CALABRIA 2014/2020 Azione 1 – tipologia B,  presso i saloni del Castello Aragonese di Reggio, segue i canoni delle grandi mostre prodotte da Bluocean; quasi 50 opere stampate  in grande formato con dimensioni che arrivano a raggiungere anche i 2,20 metri x 2,00.

Lynn Johnson è considerata una delle personalità più importanti del mondo della fotografia contemporanea, storica photoreporter e componente della redazione centrale di National Geographic Washington, nonché apprezzata insegnante; al suo lavoro è stato dedicato un volume de “I Grandi Fotografi”, collezione riservata solo ai grandi della fotografia del nostro tempo.

La tematica di grande attualità e interesse globale è riferita all’acqua, e alla guerra giornaliera che numerosi popoli devono affrontare giornalmente per procacciarsi il prezioso liquido.

Water Warriors documenta così la vita di alcune comunità africane, puntando l’attenzione sulle donne e il bene primario qual è l’acqua.

Il visitatore si troverà immerso in un mondo lontano, dove povertà e sofferenza sono raccontante con sensibilità e maestria.

Senza acqua si muore. “Sappiamo da quando siamo nati che questa sarà la nostra vita”, dice Gale Deyknto, mentre si china a issare una tanica di acqua del peso di 80 chili sulla schiena.

Per trovare l’acqua si può camminare anche più di due ore o due giorni, su e giù per montagne, deserti, rischiando di essere aggredite da uomini interessati al loro corpo e non all’acqua.

Le donne ritratte in queste fotografie vivono in Kenya, Tanzania ed Etiopia, ma condividono lo stesso destino con le donne di tutto il mondo in via di sviluppo.

Le donne e le ragazze sono i portatori d’acqua, bestie da soma e per questo sono a rischio di lesioni, malattie e violenze; i loro fratelli sono studenti e futuri lavoratori.

Spiega Lynn Johnson “Abbiamo la responsabilità di essere sia educatori che giornalisti, il nostro compito consiste nel non manipolare le persone, ma onorare le loro storie per condividere una visione della vita. Dobbiamo aiutare le persone a guardare le cose che non potrebbero o non vogliono vedere. Quando il reportage affronta un tema complesso si cerca sempre un soggetto che possa simboleggiarne gli aspetti cruciali. “

Della fotografia, Lynn Johnson dice ancora: “Non credo possiate capire: io devo farlo.” E lo fa da più di trent’anni.  Che documenti la vita del popolo Dong in Cina, quella degli agricoltori in Zambia o le vittime dell’influenza aviaria, trova sempre il momento più adatto per scattare. “Fotografare vuol dire saper ascoltare e cogliere la ricchezza delle storie“, dice. “ Il mio compito è condividere quelle storie con onestà e forza.”

Comincia a lavorare a metà degli anni settanta, quando nel campo della fotografia le donne erano una minoranza.

Spero sempre che le fotografie spingano le persone all’azione. E’ questo il motivo per cui faccio quello che faccio.”

La mostra proseguirà il proprio percorso coinvolgendo le città di Catanzaro (4 febbraio – 18 marzo) per poi proseguire a Messina e Milano, cui seguiranno altre prestigiose sedi. Ogni grande evento sarà accompagnato da attività correlate. Talk e Workshop con prime firme della fotografia contemporanea all’insegna dei più alti confronti e dibattiti sulla più varie tematiche riferite alla fotografia d’autore e di reportage.

Fonte: Bluocean srl – ufficio stampa