Gestione rifiuti, Falcomatà: "Percorso in cui crediamo ma serve tempo"

Si è svolta questa mattina a Palazzo San Giorgio

Si è svolta questa mattina a Palazzo San Giorgio la riunione dei sindaci e degli amministratori dei Comuni che costituiscono l’Ambito Territoriale Ottimale della Città Metropolitana di Reggio Calabria per la gestione del circuito dei rifiuti.

La riunione, presieduta dal Presidente dell’Ato e Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, si è aperta con il primo dei punti previsti all’ordine del giorno, la nomina della Dirigente Responsabile dell’Ato.

Il Sindaco Falcomatà, nella sua qualità di Presidente dell’Ato reggino, in continuità con il percorso avviato, ha nominato con Decreto Sindacale dello scorso 25 settembre la Dottoressa Loredana Pace che già dirige il Settore Ambiente del Comune capoluogo.

Successivamente si è proceduto alla presentazione del regolamento per il funzionamento dell’Ato, sul quale è stata concordata la possibilità per i sindaci e gli amministratori di approfondire i diversi aspetti e proporre le proprie valutazioni entro la prossima settimana.

Completata la disamina degli aspetti tecnici, si è avviata la discussione in merito all’entrata in vigore dell’Ato. A tal proposito, nel corso della disamina collettiva, i sindaci e gli amministratori presenti hanno rappresentato una serie di perplessità e di osservazioni.

Al termine della riunione il sindaco Falcomatà, su mandato degli altri sindaci componenti dell’Ato, ha annunciato che chiederà al Presidente Oliverio un tavolo tecnico-politico al fine di chiarire il percorso di trasferimento delle competenze per la gestione del circuito dei rifiuti.

«E’ un percorso in cui crediamo ma è chiaro che serve tempo – ha dichiarato il sindaco a margine della riunione – ritengo sia necessario che il passaggio di competenze sia fatto su impianti funzionanti ed efficienti, per questo abbiamo concordato l’esigenza di chiedere un tavolo al Presidente Oliverio, al fine di rappresentare le principali perplessità venute fuori durante questi primi incontri».