Genti di Calabria. A Piombino in mostra i volti calabresi negli scatti di Pino Bertelli

Continua a riscuotere successo, simpatia e commozi

Continua a riscuotere successo, simpatia e commozione il progetto Genti di calabria che dopo le tappe di Torino, Tuscania, Bologna, Matera e Milano approda anche a Piombino. Il pubblico Toscani ha tributato un grande consenso ad un’operazione inconsueta che ha ormai visto la luce lo scorso giugno e dopo alcune presentazioni all’estero e numerose tappe calabresi si sta affermando come il progetto che può far cambiare la visione distorta che il mondo ha dei calabresi.
“Nei giorni scorsi a Piombino – spiega Francesco Mazza, coautore del progetto – è stata presentata la mostra Genti di Calabria nel Chiostro di Sant’Antimo, l’esposizione è stata dedicata per l’occasione ad un’attrice calabrese originaria di Belmonte Calabro scomparsa pochi giorni addietro in un terribile incidente stradale.
Paola è presente nel nostro libro e nel nostro film, la sua passione e determinazione per la diffusione della bellezza nella terra Calabra ci ha colpito da subito abbiamo quindi deciso di dedicare a Lei questa iniziativa per ricordarla ma soprattutto per tenere vivo il ricordo di una persona speciale affinché continui a vivere negli occhi di chi ha potuto condividere con lei il suo viaggio in utopia, una sorta di incitamento a continuare la sua straordinaria opera.
La città di Piombino – prosegue Mazza – ha accolto l’iniziativa con un impegno fuori dal comune, molte vetrine dei negozi del centro storico sono state allestite a tema con chiari riferimenti alla Calabria, il festival cinematografico internazionale “Corto Nanni” ha inserito nella programmazione la proiezione del film “i colori del cielo” oltre 150 interviste ad altrettanti calabresi sui temi dell’omosessualità, dell’immigrazione, della famiglia e del malaffare che contribuiscono a dare l’immagine reale dei calabresi e non quella che i media nazionali e locali ci tengono a diffondere.
A seguito della proiezione a cui hanno assistito un centinaio di persone la commozione ha pervaso i presenti al punto di farli sentire calabresi”.