Il miracolo del reggino Marcello Fonte, un 'asino volante' dal cuore d'oro

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di Pasquale Romano  – L’orologio sembra essersi fermato nel Torrente Scaccioti, frazione di Archi che galleggia tra mondi così diversi ma al contempo così vicini. In luoghi troppo spesso dimenticati è cresciuto Marcello Fonte, di professione sognatore. ‘Asino vola’ l’opera prima firmata dal ‘tuttofare’ reggino assieme a Paolo Tripodi, una storia che ricalca in modo autobiografico il percorso umano dello stesso Fonte.

Nell’ultima settimana diventato uomo del momento grazie al trionfo ottenuto a Cannes come miglior attore del festival, Marcello Fonte la scorsa estate aveva ricevuto nella sua Reggio Calabria un premio per ‘Asino Vola’. A consegnarlo Nicola Petrolino, direttore artistico del Festival del Mediterraneo, sezione cinematografica all’interno di Catona Teatro.  Lo stesso Petrolino, ai microfoni di Citynow, ricorda l’incontro con quel simpatico e singolare individuo, definito un ‘folletto agitato’ .

“Il film mi aveva convinto solo a metà. Si tratta di un’opera particolare, che vede Fonte interpretare diversi ruoli. La proiezione di ‘Asino vola’ a Catona Teatro invece si rivelò un successo, ho potuto toccare concretamente il forte senso di comunità che anima il film e i luoghi che all’interno del lungometraggio vengono mostrati. Marcello suonò, assieme alla banda musicale, sia prima che al termine della proiezione. C’erano più di 1000 persone ad assistere alla serata,  un risultato incredibile e inaspettato da parte nostra”, rivela Petrolino.

“Mi piace vivere dentro i film, la vita reale mi ha stancato”. Con un’immagine brutale e al contempo evocativa Fonte spiega il suo rapporto con il mondo del cinema, intenso e viscerale. Partito da Reggio Calabria direzione Roma, per anni si è letteralmente imbucato dentro i set per assaporare l’aria romantica della settima arte…e quella dei cestini che solitamente vengono offerti alla troupe.

“E’ una persona gentile, disponibile, che colpisce immediatamente per il suo trascinante entusiasmo. Sembra assurdo pensare che nemmeno 12 mesi fa suonava a Catona con la banda prima della proiezione di Asino Vola e adesso ha vinto la Palma d’Oro a Cannes per la migliore interpretazione maschile. Marcello è legatissimo alla sua città -assicura Petrolino- alle sue radici, e credo che appena possibile ci tornerà. Mi aspetto di vederlo come sempre, ad Archi e nel torrente Scaccioti, a gironzolare oppure nuovamente a suonare con la banda”.

‘Dogman’ il film di Matteo Gattone che ha permesso all’attore reggino di trionfare a Cannes. “L’ho visto qualche giorno fa, è un film molto bello. Cupo, ruvido, dominato da un’aria pessimistica. A fare da contraltare -chiarisce il direttore artistico del Festival del Mediterraneo – c’è il personaggio interpretato da Marcello Fonte, una figura positiva dall’animo buono. Cosi come emerge il candore degli animali: noi tendiamo a dire ‘sei un animale’ per rappresentare qualcosa di negativo ma in realtà dovremmo dire ‘sei un essere umano’, perchè le vere bestie talvolta siamo noi e non loro. Marcello è calato perfettamente nel ruolo, lui ha davvero un rapporto speciale e privilegiato con gli animali”.

 

 

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