Fiorello difende il Sindaco di Riace: "Non meritiamo persone come Lucano. In Italia distruggiamo gli eroi"

Sono tante le opinioni che in questi giorni si acc

Sono tante le opinioni che in questi giorni si accavallano intorno all’avviso di garanzia ricevuto nei giorni scorsi dal Sindaco del comune di Riace, Domenico Lucano.

Un avviso emesso dalla Procura di Locri nell’ambito di una inchiesta sulla gestione del sistema di accoglienza nel suo paese. In discussione c’è quindi il ‘Modello Riace‘, cosi rivoluzionario e sorprendente da essere seguito con attenzione da diversi governi esteri, attenzione che aveva portato il sindaco Lucano ad essere inserito dalla rivista ‘Fortune’ tra le 50 persone più influenti al mondo.

A scendere in piazza per difendere l’amato sindaco non sono solamente i cittadini di Riace, che hanno visto il loro comune prendere di nuovo vita, ma anche un noto attore italiano molto vicino alla realtà del piccolo comune calabrese.

Si tratta di Beppe Fiorello, amatissimo attore italiano, che in tv ha già portato le storie di tanti personaggi noti e meno noti del nostro Paese. Non è un caso infatti che dal prossimo febbraio, Fiorello, sarà protagonista di un nuovo film tv che andrà in onda su Rai Uno, dedicato al sindaco di Riace, Mimmo Lucano.

Fiorello, attraverso un’intervista rilasciata a “Il Mattino”, non si è risparmiato dal commentare la vicenda giudiziaria che ha coinvolto proprio Lucano in questi giorni e che rischia di distruggere il “modello Riace”, famoso in tutto il mondo.

“Io quello che ho da dire su Mimmo l’ho detto nel film, ora aggiungo che Lucano e le persone come lui noi non ce le meritiamo. Sembra che tutti gli eroi migliori del nostro paese li dobbiamo distruggere perché questo è il paese del “meno peggio”, il paese dove l’eccellenza crea problemi e dove tutti devono essere colpevoli perché così nessuno è colpevole.”

“Da cittadino – continua Beppe Fiorellosu di lui metto la mano sul fuoco, mi farebbe molto male scoprire il contrario. Riace ha poco più di duemila abitanti, di cui un quarto non sono nati in Calabria, ma arrivano dall’Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, persone che hanno rischiato la vita attraversando il Mediterraneo. Lucano ha mostrato un modello d’integrazione con cui affrontare l’immigrazione che funziona e ora a Riace queste persone hanno trovato casa.”