di Domenico Suraci – Grande entusiasmo e partecipazione per la riapertura del PalaScatolone, tante le istituzioni dello Sport e non solo presenti in occasione del taglio del nastro di una struttura che come sottolineato dal sindaco delle Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà era diventato un “non luogo”.
Il primo cittadino si è rivolto ai cittadini, riunitisi per la cerimonia di riconsegna alla città.
Divenuta “Un luogo del cuore” e restituita ai reggini in condizioni di agibilità, la struttura è stata infatti interessata da un’opera di riqualificazione che ha previsto il rifacimento della copertura, del manto e degli attrezzi di gioco, degli spogliatoi e dei servizi igienici.
“Quattro anni fa, quando ci siamo insediati – ha spiegato Falcomatà – questo tempio dello sport reggino era chiuso, poi è stato adibito per l’accoglienza ai migranti.
Si sono investiti i soldi dei Patti per il Sud, e adesso questo luogo è stato riqualificato; in più, sarà riposizionata una tribuna perfettamente fruibile per dare una soddisfazione maggiore, in quanto è una riapertura che va ad incidere nella quotidianità dei cittadini”.
Apprezzabili gli striscioni coreografici con le gesta storiche della Viola, curate graficamente da Roberto Spinola avute dagli stessi cittadini.
“Ricominciare daccapo, con l’apertura di un nuovo impianto sportivo, proprio nel settore della pallacanestro, è una gioia immensa, come lo è vedere tutti questi ragazzini”, ha sottolineato il presidente regionale del Coni Maurizio Condipodero, che insieme al sindaco Falcomatà ricorda che grazie all’investimento del Coni a novembre inizieranno i lavori di riqualificazione della piscina comunale, in quello che è un quartiere di Reggio ad alta vocazione sportiva.
Presenti anche il consigliere comunale delegato allo sport Giovanni Latella che si è ritenuto entusiasta per il lavoro svolto e l’obiettivo raggiunto, il consigliere regionale delegato allo Sport, Giovanni Nucera, il quale attesta l’impegno della Regione Calabria e il presidente della FIP Calabria Paolo Surace, che dopo lo sfogo dell’altro giorno riguardo l’impiantistica si ritiene soddisfatto per questa riapertura ma ammette che ancora c’è molto da fare.
