Entrerà nel vivo oggi, 22 novembre, la settima edizione del Festival “Miti Contemporanei”, con una serie di appuntamenti che si snoderanno tra Rosarno e Scilla.
Il Museo di Medma, infatti, ospiterà, alle ore 17, un incontro promosso in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria: a relazionare sul tema “Il rapporto tra fratelli nell’età classica” sarà Paola Radici Colace, professore ordinario di Filologia classica presso l’Università degli studi di Messina e presidente onorario e responsabile del teatro antico e moderno del CIS Calabria. Modererà la presidente del Cis Calabria, Loreley Rosita Borruto. Al termine, si svolgerà una visita guidata del Museo.
Quindi, ci si sposterà a Scilla, dove il Castello farà da sfondo a due performance teatrali: alle 21,30, di scena il primo studio, in anteprima nazionale, di “Antigone – il sogno della farfalla”. Si tratta di una produzione della compagnia reggina Officine Jonike Arti, su testo dell’attrice, regista e autrice teatrale Donatella Venuti, con la regia di Americo Melchionda e con protagonista Maria Milasi e lo stesso Melchionda. “Un primo studio per esplorare una scrittura contemporanea su Antigone partendo dalla rivisitazione sul mito della filosofa Maria Zambrano”, liberamente ispirato al suo romanzo filosofico – poetico-teatrale “La Tomba di Antigone”, un testo del 1967 che “fa vivere la figlia di Edipo in un tempo supplementare e di un vita propria dentro e oltre la tragedia conosciuta”.
A seguire, una delle artiste più importanti del teatro contemporaneo, Annig Raimondi, proporrà, in prima regionale, “La terra desolata” (Da Tiresia a Madame Sosostris , da Ofelia al Sacro Graal), di Thomas Eliot. Uno spettacolo ormai definito “cult”, che nel tempo è mutato, si è arricchito, trasformato, affascinando lo spettatore, trasportato dalla intensità dell’attrice, regista e autrice, già fondatrice del Teatro Arsenale e poi di Pacta Teatro.
E domani sera, nuovo importante appuntamento: si inizia, alle 20,30, al Teatro Zanotti Bianco, con la prima nazionale di uno spettacolo di grande attualità ed intensità drammaturgica e scenica. Parliamo di “Noi non siamo barbari”, coprodotto dalla compagnia Scena Nuda, insieme a La Contrada-Teatro Stabile di Trieste.
Diretti da Andrea Collavino (regista e attore tra i più innovativi della scena contemporanea, formatosi alla scuola “Paolo Grassi” di Milano e che ha lavorato accanto ai maggiori artisti italiani e internazionali, da Strehler a Vacis, a Baliani), i fondatori di Scena Nuda, Teresa Timpano e Filippo Gessi, insieme all’attore e regista Saverio Tavano (autore, tra l’altro, del pluripremiato spettacolo “Patres”) e a Stefania Ugomari di Blas (reduce dal successo ne “Il giuramento”, regia di Ninni Bruschetta, e ne “La pazza della porta accanto”, diretto da Alessandro Gassmann), metteranno in scena un testo di Philipp Löhle , in cui l’autore si dedica all’analisi di “noi, quelli che siamo qui, in Europa, e siamo europei. Una coppia di tedeschi benestanti, Mario e Barbara. Li vediamo immersi nei loro problemi europei, nella loro vita privata. Una notte piovosa e fredda si festeggia il compleanno di Barbara. Ci sono dei nuovi vicini, Linda e Paul, e poi qualcuno bussa alla porta, in cerca di aiuto…”. L’integrazione, l’incontro con l’altro: temi attualissimi, come si diceva, affrontati dall’autore e dal regista che ne mette in scena la versione tradotta da Umberto Gandini.
A seguire, alle 22, sempre allo Zanotti Bianco, la prima regionale di “Medea Kali”, una produzione del Teatro Libero Palermo, con la regia di Beno Mazzone e l’interpretazione di Viviana Lombardo.