Festival Miti Contemporanei, al Teatro Cilea lo spettacolo conclusivo di Servillo e Incudine

Un grande evento concluderà la settima edizione d

Un grande evento concluderà la settima edizione del Festival Miti Contemporanei: venerdì 30 novembre, alle ore 21, al Teatro Cilea, di scena il concerto-spettacolo con Peppe Servillo e Mario Incudine, “Odissea, un canto mediterraneo”.  Ancora una prima nazionale, ancora un momento di alto livello artistico per il Festival, che, in questi 10 giorni, ha registrato grandi successi. E, per la chiusura, ancora nomi di rilievo nazionale ed internazionale, per uno spettacolo che riprende i temi di “Miti contemporanei”: il mito, appunto, ma non solo. Lo sguardo sul Mediterraneo, il viaggio, l’emigrazione, l’incontro tra popoli.

A parlare, a narrare anche in note questi temi, saranno due tra gli artisti più noti ed innovativi del panorama teatrale e musicale italiano: Peppe Servillo, leader degli Avion Travel, grande interprete, sia come attore che come raffinato cantante, e Mario Incudine, musicista, attore, autore e regista teatrale, reduce dai successi come co-autore, insieme a Moni Ovadia, del recente spettacolo “Liolà”, nonchè della splendida versione de “Le supplici”, ma anche da quello ottenuto con il brano cantato da Biagio Antonacci, “Mio fratello”.

Grandi artisti, dunque, come quelli che li affiancheranno sul palco del Cilea: a partire da Kaballà – che con Incudine ha creato le musiche proprio de “Le Supplici”, ma anche quelle dello stesso spettacolo “Odissea” (insieme ad Antonio Vasta), di cui è anche co-autore dei testi (con Incudine, Mariangela Vacanti e Sergio Maifredi, autore del progetto e regista con lo stesso Incudine) – proseguendo con l’Orchestra popolare siciliana e Antonio Vasta, Anita Vitale, Giorgio Rizzo, Antonio Putzu e Faisal Taher.

Un grande cast per un’opera dedicata “al viaggio e alla capacità dell’uomo di raccontare storie. Al viaggio inteso come andare via dalla propria terra, perché la terra non ci appartiene. Al viaggio inteso come capacità di ritornare per ripartire ancora”.

“Odissea un canto mediterraneo – dice Sergio Maifredi – è uno spettacolo nato sulle sponde del Mediterraneo che mette in scena gli odori dei porti, il sapore delle spezie e del sale e le voci dei popoli che sono alle origini della nostra cultura ancora una volta, restituendo parole antiche per pensieri nuovi”.

“Dall’Odissea – conclude Sergio Maifredi – prendiamo la storia, i personaggi, il racconto, quindi prendiamo tutto e al tempo stesso tutto è reinventato: Odisseo compie un nuovo viaggio, in un mediterraneo contemporaneo, alla ricerca del suo doppio, Nessuno, inseguendo il desiderio di essere finalmente Nessuno.”

 

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