“Esisto e di questo non trovo più spiegazioni di quante non possiate trovarne voi nella vostra esistenza. Perché vuoi spiegarmi o capirmi?” Louis Jouvet nel suo “Elogio del disordine” parla dell’arte dell’attore: come si può spiegare cosa sia il Teatro, cosa sia recitare? Jouvet ci dice che un attore è semplicemente chi ascolta fino ad essere vuoto di sé stesso. L’attore si pone così in ascolto, per raccontare di sé ma anche della storia di ognuno e per farlo occorre spogliarsi da infiniti condizionamenti, per essere “vuoti” occorre essere pieni di una vita fatta di viaggi interiori, ferite, dolcezze, risate, ricordi… Lo spettacolo è una riflessione sul Teatro e sul ruolo dell’attore; non vuole fornire soluzioni, vive e basta. Gli attori nei loro camerini prima di entrare in scena sanno cosa li spinge a questo incontro con parti di sé, a questo incantevole rito sempre uguale e diverso. Il mistero, la meraviglia, lo stupore ogni volta si ripetono: la pièce è cosi uno scavo necessario, un passo verso l’ignoto perché recitare non si spiega, come non si spiega un colore, come non si spiega un suono… e quel che conta è l’incontro con chi sta in platea ad ascoltarci, perché dentro di noi, tra le luci e il proscenio, noi ascoltiamo loro.
“Suono rosso. Altre possibilità di essere”
di e con Cinzia Messina e Maria Gurnari
Compagnia AltroveTeatro
31 marzo e 1 aprile ore 21
Teatro della Girandola
via Muratori 2/c
Ingresso con tessera
Info e prenotazioni
39207496676 – e-mail [email protected]