Le Navi di Làzzaro

  • Ven, 2 Marzo 2018
  • Dalle 19:30

    Spettacolo: Le Navi di Làzzaro
    Regia e Drammaturgia: Santo Nicito
    Testi: Santo Nicito
    Attori: Aloi Lillo, Barreca Nicola, Bani Caterina, Borzomati Fortunata, Branca Francesco, Bruno Ernesto, Caracciolo Angelo, Carbone Nadia, Caridi Miriam, Cassalia Consuelo, Chirico Giandomenico, Cicciù Sasha, Condemi Giovanni, Cristiano Fabiana, Fortugno Agata, Gagliano Massimo, Gangeri Enza, Gruttadauria Guido, Labate Maria Paola, Labate Roberta, Leone Cara Roberta, Loddo Maria, Mannarino Alessandro, Morabito Antonino, Penna Dominique, Polimeni Domenico, Porchi Paolo, Presti Santo, Rocca Adriana, Rossi Sonia, Sardella Renato, Sergi Davide, Speranza Massimo, Suraci Antonino, Trovato Stefania, Tympani Giuseppe, Vercelli Veronica, Vitetta Roberta, Zampaglione Gianfranco, Zema Francesca.
    Compagnia: Piccola Opera

    Sinossi
    Lo spettacolo racconta la crisi dei migranti, i “viaggi della speranza” che attraversano tutta la storia dell’umanità. Un viaggio che inizia i primi del Novecento, quando i battelli attraversavano l’Atlantico per compiere settemila chilometri per raggiungere le Americhe, e arriva ai giorni nostri, nel nostro Mediterraneo. Viaggi disumani che in entrambi i casi sono caratterizzati dalle pessime condizioni igieniche, da spazi personali asfissianti, sporcizia. La scelta è stata quella di rappresentare un mix dove il linguaggio del corpo e le danze di luce hanno creato immagini esplicite e intense portando gli spettatori a un viaggio emozionale intenso. La condizione delle persone con disabilità può essere ancor oggi una sorta di esodo, una migrazione, un attraversamento di oceani tempestosi, quelli del rischio di esclusione, di pregiudizio, di diritti negati, di sensi di inadeguatezza. Migrazione e disabilità, due tematiche così lontane ma vicine. L’impegno per il progresso della civiltà e il pieno riconoscimento di umanità è un viaggio senza fine che vale la pena affrontare fino in fondo. Nasce da un preciso momento storico. La crisi dei migranti e i “viaggi della speranza” rientravano tra le notizie che i ragazzi portavano giornalmente all’interno del centro. Da qui l’esigenza di raccontare teatralmente la storia delle migrazioni, esperienze che attraversano tutta la storia dell’umanità. Attraverso il percorso laboratoriale sono state coinvolte in modo trasversale le varie attività, le varie arti, i diversi talenti, le tante differenti persone che hanno preso parte allo stesso. Tutte queste competenze si sono fuse nel gioco del teatro, per dar voce ad un percorso corale in cui la diversità ha potuto riappropriarsi dei suoi spazi come alterità portatrice d’arricchimento. Ognuno di loro è divenuto lucido testimone di una realtà senza senso, ed il normale ha perso le sue sicurezze e ha giocato sul palco sé stesso.

    Vincitore nella nona edizione del «Giullare Festival nazionale del teatro contro tutte le barriere», come miglior spettacolo con la seguente motivazione “Per avuto saputo integrare, emozionarsi ed emozionare, coinvolgendo tutti con sapiente capacità nell’utilizzo di componenti artistiche ed equilibrata interazione tra i vari linguaggi comunicativi, ribaltando i ruoli, superando ogni barriera, dando senso al giullare.” Oltre al primo premio è stato assegnato il premio “EMOZIONE” e il premio “PUBBLICO” spettacolo più votato con l’85,8% di gradimento ed ancora un secondo posto come MIGLIORE REGIA.

    Gli inviti possono essere reperiti presso i centri della Piccola Opera Papa Giovanni oppure giorno 02 dalle ore 18:00 presso il botteghino del Teatro F. Cilea.

    Teatro Francesco Cilea, Reggio Calabria