di Federica Campolo – Ricordare non per nostalgia ma per gratitudine: è questa la finalità a cui tende la ‘Mostra fotografica d’epoca’ promossa dalla Parrocchia di San Francesco d’Assisi (RC), in ricorrenza della festa del Santo Patrono d’Italia. Nel corso della novena francescana, che si svolgerà dal 25 settembre al 4 ottobre, la parrocchia allestirà una galleria fotografica per raccontare i cinquant’anni di storia del convento che continua a rappresentare un importante centro d’aggregazione per il quartiere di Sbarre Centrali. «Luoghi, volti, emozioni: tutti racchiusi in vecchi scatti che scaldano il cuore»: così il parroco Fra Pasquale Comito descrive il significato, semplice e autentico, dell’iniziativa promossa per commemorare la fondazione della parrocchia che, grazie ai francescani, è divenuta una risorsa non solo per i servizi educativi (Scout, Gi.Fra., Ofs, Catechismo, accompagnamento alle famiglie) ma anche sul piano caritativo (Caritas e Mensa dei poveri).
Mediante il contributo dei tanti parrocchiani che stanno mettendo a disposizione le proprie fotografie, sarà dunque possibile ripercorrere i momenti più significativi della storia comunitaria, le cui origini si ricollegano alla cornice sociale della Reggio degli anni ’70; decine di nostalgici abitanti del quartiere riaprono così i cassetti dove, da circa cinquant’anni, sono custodite le tante piccole tessere che ricompongono il mosaico di un’epoca tanto lontana, quanto familiare. L’esposizione fotografica, all’interno della quale tutti potranno rintracciare frammenti del proprio vissuto, rappresenta un momento significativo per l’intera cittadinanza che ha sempre riconosciuto, al quartiere di Sbarre, un’importanza legata alla storia e alle tradizioni di Reggio.
Prima di passare ai Frati minori di Calabria, il convento era gestito dai Frati veneti che dal 1968 hanno messo in atto parte delle opere di costruzione della struttura convenutale; dal 1987 ad oggi la Parrocchia è affidata ai Francescani di Calabria che hanno dato impulso decisivo allo sviluppo della realtà parrocchiale, anche grazie alla collaborazione con associazioni laiche, che intervengo per la promozione e la valorizzazione della Città Metropolitana. Pertanto, la sfida lanciata dalla mostra fotografica non è semplicemente legata al desiderio di ricordare le tappe di una storia collettiva, ma è radicata nella consapevolezza che, dal vetusto sempreverde della memoria, possano fiorire innovative proposte culturali, formative e solidali, in grado di rinnovare e accrescere l’offerta sul territorio.