Emanuele Belardi ospite di 'Piacevoli Chiacchierate': "La Reggina, un'intensa storia d'amore"

di Eva Curatola – CityNow.it torna con un’alt

di Eva Curatola – CityNow.it torna con un’altra delle sue ‘Piacevoli Chiacchierate’. Proseguono le interviste in diretta del nostro magazine che vedono protagonisti ospiti di rilievo pronti a rispondere alle nostre e alle vostre domande.

Le nostre “Piacevoli Chiacchierate” vedono protagonista un altro ospite del settore sportivo. Nel pomeriggio di ieri, Michele Favano e Matteo Occhiuto del team di CityNow hanno incontrato Emanuele Belardi, storico portiere della squadra amaranto.

“Un bel pezzo di storia della Reggina lo definisce Michele Favano, che introduce il nostro ospite ad un chiacchierata davvero piacevole con chi, nonostante gli impegni, riesce sempre a ritornare nella nostra città. Noi di CityNow abbiamo infatti “catturato” Belardi durante una delle sue brevi visite a Reggio e l’abbiamo intervistato per voi.

Una vera e propria storia d’amore quella tra il portiere e la squadra amaranto. Nato ad Eboli e poi cresciuto nel settore giovanile della Reggina, fa il suo esordio calcistico con la squadra dello Stretto: “Quella tra me e la Reggina si può definire un’intensa storia d’amore. Molti definiscono Reggio la mia seconda città, ma a conti fatti è più il tempo che ho passato qui che nella mia città d’origine”.

“L’addio alla squadra, l’ultima partita è statò per me uno dei momenti più difficili della mia vita, ma anche quello che mi ha dato, probabilmente, più soddisfazione. É stata la conclusione ideale di una grande storia d’amore” afferma Belardi quando gli viene chiesto quali sono state le sue sensazioni nel momento in cui tutto è finito.

Un amore che traspare dalle parole appassionanti di Belardi che racconta ai nostri lettori non solo la bella Reggina, quella che tutti amano e a cui tutti fanno riferimento nei loro ricordi. Lo storico portiere amaranto insieme ai due suoi compagni di avventura delle Piacevoli Chiacchierate, va alla riscoperta di un passato buio, forse il più buio della storia calcistica della nostra città.

“Vi sono stati sicuramente periodi bui nella storia della Reggina. Le situazioni mi hanno portato, a volte, a reagire nel modo sbagliato, ma la rabbia era conseguenza del fatto che la gente vedeva e criticava ancora la Reggina della Serie A, non rendendosi conto che la squadra e la situazione non era invece più la stessa. Si viveva per giocare e gli stipendi non bastavano per fare la spesa e pagare le assicurazioni delle auto, però si continuava a lottare per il bene comune e per la passione che contraddistingue chi ama questo sport”.

Non solo orrori nel passato di questa storica squadra, ma anche tante glorie, come il settore giovanile che ha visto crescere e spiccare il volo campioni del calibro di Perrotta. “Ci sono stati anni in cui il settore giovanile della Reggina è stato il fiore all’occhiello del Mezzogiorno grazie ai grandi campioni che ne venivano fuori”.

Belardi è ricordato alla Reggina per tante occasioni, ma fra queste quella più nota è sicuramente il rigore parato a Shevechenko. “In quel momento ero davvero preso dal panico, non è mai semplice trovarsi di fronte ad una situazione del genere, la fortuna comunque mi ha assistito”.

Ma la storia di Belardi alla Reggina non si ferma a quel grande episodio: “Quando penso al film della mia vita nella Reggina vedo davvero tanto, lo spareggio di Bergamo, il primo campionato vinto in serie B, il secondo, le salvezze in serie A”.

Una storia davvero coinvolgente e che merita davvero di essere vissuta attraverso le parole del suo protagonista. Per guardare l’intervista integrale CLICCA QUI.

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