Ecco la ricetta dei dolci 'cudduraci'

di Gianluca Putortì - I “cudduraci” sono un t

di Gianluca Putortì – I “cudduraci” sono un tipico dolce calabrese, più propriamente di Reggio Calabria, che si usa da sempre fare durante il periodo della Santa Pasqua. Nell’antichità veniva usato come pane per il viaggio. È usanza che le giovani “zite” (fidanzate) preparino un cudduraci al proprio promesso sposo come simbolo d’amore, il dolce viene preparato rigorosamente a forma di cuore e con tante uova sode; ed è usanza pensare che maggiore sia la grandezza del dolce e più uova contenga,  più sia l’amore provato per la persona a cui si regala.

Per realizzare la ricetta di oggi abbiamo bisogno di 1 kg di farina , 400 gr di zucchero, 4 uova, 200 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente, un bicchierino di liquore per dolci (io uso il Vermouth, ma molti utilizzano l’Amaretto, il Cointreau o altri), 2 bustine di lievito in polvere per dolci, estratto di vaniglia, la scorza grattuggiata di un limone, un pizzico di sale, uova sode a piacimento.

La preparazione è estremamente semplice: per prima cosa mischio la farina con lo zucchero, il lievito e sale; faccio una fontana ed inserisco al centro le quattro uova, l’estratto di vaniglia, la scorza del limone ed il burro a pezzetti. Impasto il tutto velocemente e, ottenuta la giusta consistenza, do all’impasto le forme che più preferisco: cestini, colombine, cuori. Ultimo passaggio sta nell’inserire al centro di ogni dolce un uovo o più; decoro ogni composizione con codette colorate e inforno a 180 gradi per 15-20 minuti. Lascio raffreddare in ambiente asciutto.

I cudduraci sono pronti per essere gustati.

Vi consiglio una colazione ideale con caffelatte e cudduraci.