Due volte d’accordo con Maurizi. Caro Jacopo, fossi rientrato prima…

Si puntava quantomeno al pareggio, è arrivata la

Si puntava quantomeno al pareggio, è arrivata la vittoria.

Il colpaccio di Bisceglie, inaspettato, consente alla Reggina di avvicinarsi in maniera sensibile all’obiettivo dichiarato, quello della salvezza. Gli amaranto sono riusciti a sfruttare pienamente il turno di stop imposto dal calendario alla Paganese, aumentando il vantaggio dalla terzultima posizione di quattro lunghezze e volendo andare oltre, di ben nove sulla penultima occupata dal Fondi.

Non è stato uno spettacolo indimenticabile quello al quale si è assistito, ma questa volta ci sentiamo di essere d’accordo con il tecnico Maurizi, il quale a fine gara ha manifestato la propria soddisfazione per i tre punti conquistati, sottolineando come in alcune circostanze l’estetica deve lasciare spazio alla praticità.

E sotto questo aspetto i giovanotti amaranto, dopo un inizio balbettante, hanno fornito una prova interessante sul piano dell’organizzazione, sono stati finalmente cinici nelle poche occasioni capitate e capaci di soffrire senza subire gol nel concitato finale. Cucchietti è tornato a fare il fenomeno ed allo stesso tempo oggi ci si rende conto di quanto abbia potuto pesare la lunga assenza di Sciamanna.

Lo sfortunato attaccante certamente non avrebbe cambiato radicalmente le sorti del campionato della Reggina, ma dato un discreto contributo sul piano realizzativo, questo si. Ma ormai è andata così.

A fronte di critiche che non abbiamo risparmiato all’allenatore nel corso di questa stagione, ci sentiamo di essere per la seconda volta d’accordo con lui nel momento in cui definisce la prossima, “come la partita dell’anno”.

Il match casalingo con l’Akragas sarebbe un errore enorme immaginarlo come già vinto, nonostante il percorso dei siciliani, li abbia già da tempo condannati alla retrocessione. Ma è utile guardare al comportamento della squadra agrigentina per capire che non sarà una passeggiata, visto che hanno sempre dato del filo da torcere a qualsiasi avversario, senza mai concedersi e battagliando come se avesse ancora un obiettivo da raggiungere.

La presenza e l’incitamento del pubblico potrebbero risultare elementi essenziali per arrivare all’obiettivo. Come ripete spesso il presidente Mimmo Praticò, “mettendo da parte ogni cosa e pensando solo al bene della Reggina”. Per tutto il resto ci sarà tempo e modo per discuterne, un attimo dopo aver guadagnato la salvezza. E ci sarà tanto da discutere…

M.F.