Differenziata porta a porta - Per non tornare indietro, si può migliorare

di Domenico Suraci - La raccolta differenziata por

di Domenico Suraci – La raccolta differenziata porta a porta continua a pieno ritmo. Il centro storico ha risposto positivamente a tale idea. Esistono ancora punti critici da risolvere e di conseguenza migliorie da apportare all’intero sistema.

Navigando su internet abbiamo voluto confrontare dei contesti dove la procedura è avviata da un maggior numero di anni quindi con più esperienza. Il primo esempio positivo è quello di un capoluogo di provincia dell’Emilia Romagna dal quale si può attingere per apportare modifiche a quella che oggi è sicuramente una realtà consolidata.

A tal proposito partendo dalla prima peculiarità di ciò che accade a Parma, dove il 77% della popolazione fa la differenziata, salta all’occhio come insieme all’ultimo orario disponibile per mettere fuori i mastelli dalla propria abitazione o esercizio commerciale è affiancato l’orario di inizio esposizione. Attualmente chi vieta al cittadino di esporre il mastello ad esempio alle ore 14, senza la precisa indicazione di un orario?

Un altro difetto di comunicazione avviene per la raccolta del vetro. Come è possibile calcolare ad oltranza 15 giorni dal 15 maggio 2018, quando sarebbe più opportuno far presente che il vetro va esposto un martedì si ed un martedì no, visto che i 15 giorni non cadono per forza il martedì e spesso si vedono sacchi verdi in altre giornate?

In queste fasi non pretendiamo la geolocalizzazione dei cestini di prossimità o innovazioni esageratamente tecnologiche, tra l’altro previste nel momento in cui verranno rimossi tutti i cassonetti e sarà utilizzato il lettore ottico per quantificare i rifiuti e quindi diminuire la TARI, l’utente desidera che le proprie istanze siano considerate sia dall’azienda incaricata che dell’amministrazione comunale affinché si possa migliorare il servizio per non tornare indietro ma per andare avanti progredendo.

L’infografica di Parma:

parma