Diciva me nonnu: 'Abitu non faci monacu e chierica non faci previti'

Niente è mai ciò che sembra e per rendere ancor meglio il senso di questa semplice, ma mai scontata, lezione di vita si utilizzano proprio le figure del monaco e del prete

Amare la Calabria vuol dire conoscere la sua storia, avere rispetto della sua terra, osservare ogni suo cambiamento, rispettare le sue tradizioni. Amare la Calabria significa conoscerne i suoi profumi e saper distinguere ogni suo prodotto. Vuol dire portare avanti le proprie idee con coraggio, vuol dire conservare e tramandare.

Per millenni il popolo calabrese è riuscito a conservare testimonianze ed esperienze del passato ed è da sempre attaccato alle proprie abitudini e ai propri valori.

Consapevoli dell’importanza degli insegnamenti ricevuti, delle consuetudini e della saggezza popolare calabrese, CityNow vuole rispolverare le parole calabresi che si sono tramandate nel tempo. Per questo motivo ogni settimana vi proporremo un proverbio calabrese.

Questa domenica è la volta del detto:

“Abitu non faci monacu e chierica non faci previti” letteralmente “L’abito non fa il monaco e la chierica non fa il prete”.

Questo proverbio calabrese dalle origini molto antiche, tramandato di generazione in generazione fino ai giorni nostri, vuole far riflettere sull’importanza dell’apparenza. Niente è mai ciò che sembra e per rendere ancor meglio il senso di questa semplice, ma mai scontata, lezione di vita si utilizzano proprio le figure del monaco e del prete.

Secondo questo detto calabrese infatti neanche il saio dei frati e la tosatura dei sacerdoti possono indicare nobili vocazioni.