Demolition – Amare e vivere, la recensione

di Gianni Vittorio - In seguito ad un incidente a

di Gianni Vittorio – In seguito ad un incidente automobilistico Davis (Jake Gyllenhaal), giovane broker finanziario, perde la moglie, e per lui inizia una nuova vita, come uno spartiacque che divide il suo vissuto.

Se prima era freddo e gelido, non provando alcun sentimento, ora, con la rielaborazione del lutto comincia a riflettere sulle cose realmente importanti, e si apre al mondo, anche se lo fa in maniera alquanto bizzarra.

Ma la sua è una rielaborazione del lutto sui generis; infatti grazie ad un reclamo fatto alla ditta di distributori automatici conosce una donna, Karen (Naomi Watts).

Inizia così a smontare frigoriferi, oggetti meccanici e a demolire muri; tutto è metafora del suo cambiamento. Gradualmente, dopo un travaglio interiore riesce ad uscire dalla gabbia che si era costruito, rappresentata dal suo lavoro e dalla sua stessa famiglia riprendendo fiducia in sè stesso. Dopo un primo timore iniziale Davis e Karen cominciano a frequentarsi ed aiutarsi reciprocamente. Molto interessante il rapporto che il broker instaura col ragazzino, figlio di Karen, con il quale si crea un vero legame.

Il regista Jean-Marc Vallée gira un film molto originale nella sua narrazione, dosando bene i toni da commedia con quelli più drammatici, e riesce a descrivere con saggezza la storia di un’amicizia folle tra un uomo e una donna, senza scadere nel melodramma più spinto.

 

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